Maria Corina Machado, Nobel per la Pace 2025: la sua battaglia per educare alla libertà
Il Nobel per la Pace 2025 premia Maria Corina Machado, che vede nell’educazione libera la chiave per rinascere come popolo democratico.


Il Premio Nobel per la Pace 2025 a Maria Corina Machado riconosce non solo il suo coraggio politico, ma anche la sua visione dell’educazione come strumento di emancipazione democratica. La leader venezuelana ha posto la scuola al centro della rinascita civile, puntando su docenti, formazione e libertà di pensiero.
L’educazione come base della democrazia
Maria Corina Machado, ingegnera e leader dell’opposizione democratica in Venezuela, ha sempre concepito la scuola come la prima forma di resistenza civile. Nelle sue parole, “nessun popolo può essere libero se non impara a pensare in modo critico”. Fin dagli anni ’90, attraverso la Fondazione Atenea, ha lavorato per offrire istruzione e supporto ai bambini di strada di Caracas, promuovendo il diritto allo studio come condizione essenziale per una società giusta.
La sua visione educativa è fondata su tre pilastri: accesso universale, qualità dell’insegnamento e valorizzazione dei docenti. Machado ha più volte ribadito che la scuola non deve limitarsi a trasmettere nozioni, ma deve formare cittadini capaci di scegliere, discutere e partecipare alla vita pubblica. Per lei, l’educazione è la radice della libertà e la garanzia di una democrazia stabile.
Insegnanti protagonisti del cambiamento
Nel corso della sua carriera politica, Machado ha riconosciuto agli insegnanti un ruolo centrale nel processo di ricostruzione democratica del Venezuela. Li ha definiti “colonna vertebrale del Paese”, sottolineando come la formazione del personale scolastico sia il punto di partenza per un rinnovamento culturale e sociale.
In un Paese segnato da crisi economica e disuguaglianze, la leader liberale ha posto come obiettivo quello di restituire dignità e sicurezza agli educatori, garantendo salari adeguati, protezione sociale e libertà accademica. Per Machado, il docente non è un semplice trasmettitore di contenuti, ma un costruttore di pensiero critico, capace di ispirare autonomia e responsabilità nei giovani. La sua idea di scuola è quella di una comunità viva, dove insegnanti e studenti condividono la ricerca della verità e del dialogo.
La scuola come laboratorio di libertà
Maria Corina Machado ha sempre legato l’educazione al concetto di cittadinanza attiva. Secondo la sua visione, ogni aula deve diventare un laboratorio di libertà, dove gli studenti apprendono non solo competenze, ma anche valori civici, etici e democratici. Il suo impegno politico e sociale nasce da questa convinzione: che la cultura e la conoscenza siano la vera alternativa alla paura e alla repressione.
Il Premio Nobel per la Pace 2025 riconosce in Machado non solo una figura politica, ma un’educatrice civile, che ha dedicato la vita a costruire un popolo capace di pensare liberamente. In un contesto segnato da censura e povertà educativa, ha difeso l’idea di una scuola aperta, inclusiva e pluralista, capace di unire il Paese attraverso il sapere. La sua battaglia per la democrazia si è tradotta in una visione pedagogica profonda: educare è il primo atto di libertà.