Maturità: la riforma dell'esame è in Gazzetta Ufficiale
Maturità 2026: come cambia l'esame di Stato. Tutte le novità del nuovo decreto legge su prove, commissioni, valutazione e competenze trasversali.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge che ridisegna l'esame di Stato del secondo ciclo. Torna la denominazione “esame di maturità” e cambiano le modalità di valutazione, con un focus maggiore su competenze trasversali e orientamento. Il decreto legge introduce misure che incideranno profondamente sul percorso degli studenti, con l'obiettivo di renderlo più completo e professionalizzante.
La nuova struttura dell’esame
Il decreto legge n. 127 del 9 settembre 2025 sancisce il ritorno alla denominazione di esame di maturità. La sua funzione non sarà solo certificare il sapere, ma accertare i livelli di apprendimento in relazione a conoscenze e competenze specifiche di ogni indirizzo. L'esame valuterà il grado di maturazione personale, l'autonomia e la responsabilità dello studente, considerando anche l'impegno in attività extrascolastiche. Verranno inoltre valorizzate la partecipazione alle attività di formazione scuola-lavoro e lo sviluppo delle competenze digitali. La valutazione finale terrà conto del percorso completo dello studente, come riportato nel suo curriculum.
Commissioni e svolgimento delle prove dell'Esame di Maturità 2026
Le commissioni d’esame avranno una composizione mista: un presidente esterno, due membri esterni e due interni per classe. Sarà il Ministro dell'Istruzione e del Merito a stabilire annualmente, entro gennaio, le discipline della seconda prova e le quattro materie del colloquio. Quest'ultimo valuterà l'acquisizione dei contenuti, la capacità di creare collegamenti e di argomentare in modo critico. La commissione potrà integrare il punteggio finale con un bonus massimo di tre punti per i candidati più meritevoli. Verranno infine adottati nuovi modelli per il diploma e per il curriculum dello studente.
Altre misure urgenti per la scuola
Il decreto non riguarda solo l'esame. Prevede uno stanziamento di 240 milioni per il rinnovo contrattuale e l'estensione delle norme sulle supplenze fino al 2027/2028. Viene potenziata la sicurezza dei trasporti per i viaggi d'istruzione, con l'obbligo di valorizzare la qualità e l'accessibilità dei mezzi. I fondi per l'edilizia scolastica vengono ampliati per coprire anche arredi e trasporto. Si consolida la filiera formativa tecnologico-professionale e si incrementa di 3 milioni di euro la spesa per la formazione dei docenti commissari.