Medicina, esami del semestre aperto: tre prove da 31 domande in 45 minuti
Il nuovo accesso a Medicina prevede tre esami da 31 domande in 45 minuti. Graduatoria unica nazionale, crediti riutilizzabili e fino a tre tentativi


La riforma dell’accesso a Medicina sostituisce i vecchi test d’ingresso con il semestre aperto. Gli studenti dovranno affrontare tre esami da 31 domande in 45 minuti ciascuno, in date unificate a livello nazionale. I risultati formeranno una graduatoria unica, determinante per l’ammissione al secondo semestre
Medicina: struttura del semestre aperto e delle prove
Il nuovo modello per l’accesso a Medicina si basa su un semestre filtro comune a livello nazionale, al termine del quale sarà definita la graduatoria di ammissione. Le discipline previste sono Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia, ciascuna con sei CFU. Ogni esame consisterà in 31 domande a risposta multipla da svolgere in 45 minuti. I test si terranno contemporaneamente in tutte le università pubbliche che adottano il semestre aperto, con valutazione in trentesimi e possibilità di lode. Le università conserveranno autonomia didattica, ma dovranno rispettare il Syllabus nazionale, che standardizza i contenuti minimi.
Modalità d’iscrizione, ripetizioni e crediti
Gli studenti potranno iscriversi fino a tre volte al semestre aperto. Chi non accede al secondo semestre di Medicina potrà riutilizzare i crediti acquisiti per altri corsi biomedici, farmaceutici, sanitari o veterinari. In fase d’iscrizione sarà obbligatorio scegliere un secondo percorso parallelo, con prima rata gratuita se appartenente all’area sanitaria. La riforma consente agli studenti di rifiutare i voti ottenuti nei singoli esami per migliorarli, rendendo il sistema più flessibile rispetto ai test tradizionali. Le lezioni si svolgeranno in presenza o in modalità mista, in base alla disponibilità delle strutture universitarie.
Graduatoria unica nazionale e mobilità
A fine semestre, verrà stilata una graduatoria nazionale basata sui voti degli esami, che stabilirà chi potrà accedere al secondo semestre del corso di Medicina. I candidati ammessi potranno restare nell’università d’iscrizione o scegliere tra cinque sedi preferite. Chi non rientra in graduatoria potrà proseguire nel secondo corso scelto, con riconoscimento pieno dei crediti. Sono previste fino a tre possibilità per superare il filtro. Il sistema mira a evitare disparità territoriali, anche grazie all’esclusione iniziale dei corsi in inglese e delle università private.
Obiettivi della riforma per Medicina e numeri previsti
Tra fine novembre e inizio dicembre, circa 60mila candidati affronteranno gli esami per accedere a 21mila posti disponibili. La riforma prevede anche 30mila posti aggiuntivi in sette anni, in risposta alle necessità del Servizio Sanitario Nazionale. Il processo di selezione posticipata è pensato per orientare meglio gli studenti, migliorare la preparazione iniziale e garantire equità grazie alla standardizzazione delle prove. Un decreto ministeriale chiarirà i criteri di valutazione e la formazione della graduatoria. Le università pubbliche saranno le prime a implementare il nuovo sistema, che segna un cambiamento radicale nell’accesso alle professioni sanitarie