Molestie sessuali in una scuola del Lazio: misure cautelari per quattro docenti

Quattro insegnanti sotto misura cautelare per molestie sessuali e omessa vigilanza in una scuola della provincia di Roma. Indagini partite da una denuncia.

17 maggio 2025 17:25
Molestie sessuali in una scuola del Lazio: misure cautelari per quattro docenti - Cronaca
Cronaca
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Quattro insegnanti di una scuola superiore in provincia di Roma sono stati colpiti da misure cautelari per gravi episodi di molestie sessuali su minori e condotte omissive. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Civitavecchia tra gennaio e aprile 2025, hanno preso avvio dalla denuncia circostanziata di una studentessa, poi confermata da altre sei coetanee.

Indagini partite da una denuncia per molestie

L’inchiesta è scattata dopo una denuncia presentata da una studentessa a gennaio 2025, nella quale riferiva di essere stata vittima di comportamenti molesti e atti sessuali da parte di un docente. I fatti si sarebbero verificati in un istituto scolastico superiore della provincia di Roma. Le dichiarazioni della giovane, ritenute precise e coerenti, hanno portato i Carabinieri della Stazione di Civitavecchia ad avviare un’indagine, in collaborazione con la Procura della Repubblica. Il docente, ora sottoposto agli arresti domiciliari, è il principale indagato del procedimento.

Le molestie confermate da altre studentesse

Nel corso delle indagini, altre sei studentesse hanno confermato comportamenti analoghi da parte dello stesso insegnante. Le accuse includono palpeggiamenti durante finti esercizi di arti marziali e frasi verbalmente offensive e inappropriate rivolte alle alunne. I Carabinieri hanno raccolto una notevole quantità di materiale probatorio, tale da consentire al Giudice per le Indagini Preliminari di emettere misure cautelari personali. L’indagato principale risulta gravemente indiziato di violenza sessuale su minore, aggravata dalla posizione di autorità all’interno dell’istituto.

Condotte omissive di altri docenti

Oltre al professore coinvolto direttamente, altri tre insegnanti sono indagati per non aver impedito gli abusi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, durante una gita scolastica, i colleghi avrebbero assistito a comportamenti sessualmente espliciti senza intervenire o segnalarli. Nei loro confronti è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Le condotte omissive aggravano il quadro di una responsabilità diffusa all’interno dell’ambiente scolastico, evidenziando la mancata tutela delle vittime anche da parte del personale adulto presente.

Scuola e ambiente sotto osservazione

L’istituto coinvolto è ora al centro di un’attenzione investigativa particolare, sia per accertare ulteriori responsabilità, sia per verificare le dinamiche interne che hanno permesso il ripetersi di certi episodi. L’operazione condotta dai Carabinieri è il frutto di un’attività meticolosa e prolungata, svolta tra gennaio e aprile 2025. Le autorità sottolineano la gravità delle accuse e la necessità di tutelare il benessere psicofisico degli studenti, riaffermando l’importanza di un ambiente scolastico sicuro e rispettoso dei diritti fondamentali degli alunni.