NASpI giugno 2025: quando arriva il pagamento e aggiornamenti sugli aumenti degli importi
Pagamento NASpI giugno 2025: tutte le novità su importi, requisiti aggiornati, dimissioni volontarie, assenze ingiustificate e durata del sussidio.
L’indennità di disoccupazione NASpI rappresenta un sostegno fondamentale per i lavoratori che perdono involontariamente il proprio impiego. Nel 2025, il sistema ha subito diverse modifiche, sia nei requisiti di accesso che negli importi erogati. In questo articolo vediamo nel dettaglio quando arriva il pagamento di giugno 2025, le ultime novità normative e le condizioni necessarie per ricevere il sussidio.
Quando arriva il pagamento della NASpI a giugno 2025
I pagamenti della NASpI per il mese di gennaio 2025, che verranno erogati a giugno, seguono il consueto calendario INPS. Gli accrediti sono previsti tra il 10 e il 15 giugno per coloro che già percepiscono l’indennità. Le date precise possono variare in base alla data di presentazione della domanda e al processo di lavorazione delle singole pratiche da parte dell’INPS.
Aumenti NASpI 2025: gli importi aggiornati
Dal 1° gennaio 2025 sono entrati in vigore degli aumenti sugli importi NASpI:
- L’indennità è aumentata dello 0,8%.
- Il massimale mensile è salito da 1.550,42 euro (2024) a circa 1.562,82 euro.
Questi adeguamenti seguono l’aggiornamento annuale degli importi sulla base dell’indice ISTAT.
Cos’è la NASpI e chi può richiederla
La Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità mensile erogata dall’INPS ai lavoratori subordinati che perdono il lavoro in modo involontario. Possono accedere al sussidio:
- Apprendisti
- Lavoratori a tempo determinato nel settore pubblico
- Dipendenti licenziati o il cui contratto è giunto a termine
Casi che permettono l’accesso alla NASpI
La NASpI è accessibile in situazioni specifiche come:
- Licenziamento, anche per giusta causa
- Scadenza del contratto
- Dimissioni per giusta causa (mobbing, mancata retribuzione, ecc.)
- Dimissioni durante il periodo tutelato di maternità o paternità
Novità 2025: le nuove regole per le dimissioni volontarie
Con la Legge di Bilancio 2025 sono cambiate le regole per i lavoratori che si dimettono volontariamente e successivamente trovano un nuovo impiego. Se in seguito perdono di nuovo il lavoro, per poter accedere alla NASpI devono avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione presso il nuovo datore di lavoro.
Esempio Pratico
Se un lavoratore si dimette il 15 febbraio 2025, trova un nuovo impiego il 10 marzo e viene licenziato il 10 aprile, non avrà diritto alla NASpI perché non ha maturato le 13 settimane di contributi richiesti. Se invece il licenziamento avviene il 10 luglio, avendo accumulato il periodo minimo richiesto, potrà ricevere l’indennità.
Assenze ingiustificate: cosa cambia nel 2025
Dal 2025, l’assenza ingiustificata prolungata potrà essere considerata una dimissione volontaria, a meno che non venga fornita una prova contraria. I limiti sono:
Questo comporta l’esclusione automatica dal diritto alla NASpI.
Requisiti generali per accedere alla NASpI
Per ottenere la NASpI, il lavoratore deve:
- Trovarsi in stato di disoccupazione
- Aver maturato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la perdita del lavoro
Come si calcola e quanto dura la NASpI
L’importo dell’indennità corrisponde al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni, con un tetto massimo stabilito per legge. A partire dal:
- 6° mese: decurtazione del 3% mensile
- 8° mese: la decurtazione parte per i lavoratori con almeno 55 anni
La durata massima dell’indennità è di 24 mesi, pari alla metà delle settimane di lavoro effettuate negli ultimi 4 anni.
Presentazione della domanda e decorrenza
La domanda deve essere inviata all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Se presentata entro 8 giorni dalla cessazione, la NASpI decorre dall’8° giorno successivo. In caso contrario, decorre dal giorno in cui viene presentata.