NoiPA annuncia gli arretrati per i dipendenti pubblici: ad aprile 330 € dal taglio del cuneo fiscale

Ad aprile 2025, NoiPA pagherà gli arretrati del taglio al cuneo fiscale ai dipendenti pubblici: in arrivo circa 330 euro in busta paga. Tutti i dettagli.

03 aprile 2025 23:16
NoiPA annuncia gli arretrati per i dipendenti pubblici: ad aprile 330 € dal taglio del cuneo fiscale - Stipendio NoiPA Aprile 2025 Arretrati
Stipendio NoiPA Aprile 2025 Arretrati
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Dopo mesi di attesa, NoiPA procederà nel mese di aprile con il pagamento degli arretrati legati al taglio del cuneo fiscale, introdotto per alleggerire la pressione tributaria sui lavoratori. Secondo quanto comunicato dalla CISL Funzione Pubblica, l’erogazione interesserà tutto il personale della Pubblica Amministrazione, compreso il comparto Scuola.

Gli importi e i ritardi NoiPA

Gli importi varieranno in base al reddito imponibile di ciascun dipendente, con una cifra media che si aggira intorno ai 330 euro. Il ritardo nell’attuazione della misura ha causato nei mesi precedenti un aumento temporaneo delle trattenute fiscali, penalizzando i lavoratori in busta paga. La situazione, ora in fase di regolarizzazione, dovrebbe concludersi con un’emissione speciale da parte di NoiPA. Tuttavia, al momento, il portale non ha fornito conferme ufficiali in merito.

Le critiche della CISL sui mancati arretrati (nei primi 3 mesi del 2025): “Inaccettabili i ritardi nell’applicazione della misura”

La CISL ha espresso forti critiche nei confronti di NoiPA, sottolineando come il passaggio dal vecchio sistema di detassazione al nuovo taglio del cuneo fiscale non sia stato gestito con tempestività. Dal 1° gennaio 2025, infatti, il precedente meccanismo è cessato senza che il nuovo fosse immediatamente operativo, causando un aggravio economico per i dipendenti pubblici.

Il sindacato ha richiesto un intervento urgente per il recupero delle somme non corrisposte, accusando il sistema NoiPA di inefficienze gestionali. Secondo la CISL, questo ritardo ha comportato una penalizzazione economica per migliaia di lavoratori del settore pubblico, aggravando il clima di incertezza sulle retribuzioni mensili.

Arretrati NoiPA, come funziona il taglio del cuneo fiscale: le cinque fasce di beneficio

La manovra economica 2025 ha introdotto un sistema di benefici fiscali suddiviso in cinque fasce, con aliquote e detrazioni variabili a seconda del reddito annuo:

  • Aliquota del 7,1% per redditi fino a 8.500 euro: massimo vantaggio per i redditi più bassi.
  • Aliquota del 5,3% per redditi tra 8.501 e 15.000 euro: beneficio ridotto ma ancora rilevante.
  • Aliquota del 4,8% per redditi tra 15.001 e 20.000 euro: vantaggio progressivamente inferiore.
  • Detrazione fissa di 1.000 euro per redditi tra 20.001 e 32.000 euro: misura stabile che favorisce gran parte dei dipendenti pubblici.
  • Detrazione decrescente per redditi tra 32.001 e 40.000 euro: da 100 euro a zero.

La maggioranza del personale pubblico rientra nella quarta fascia, beneficiando così della detrazione fissa di 1.000 euro annui, che equivale a circa 330 euro per il primo trimestre del 2025. L’erogazione dovrebbe avvenire tramite emissione straordinaria, anche se i dettagli operativi non sono ancora ufficializzati.

Le prospettive per il pubblico impiego: contrattazione e richieste della CISL per la FC

Oltre alla regolarizzazione del taglio del cuneo fiscale, la CISL sottolinea come il comparto Funzioni Centrali della Pubblica Amministrazione stia affrontando una fase di evoluzione contrattuale. Con l’entrata in vigore del nuovo CCNL 2025-2027, sono previsti incrementi salariali medi pari al 5,4%, in linea con gli obiettivi di valorizzazione del lavoro pubblico.

Tra le priorità segnalate dalla CISL figurano:

  • Armonizzazione dei trattamenti accessori tra le varie amministrazioni centrali;
  • Incremento del buono pasto, anche per i lavoratori in modalità agile;
  • Superamento del tetto ai trattamenti economici accessori;
  • Estensione delle agevolazioni fiscali sui premi di risultato.

Il sindacato sollecita un confronto con il Governo per consolidare questi obiettivi, con l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro pubblico e garantire condizioni economiche più eque a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

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