Nuovo decreto scuola: riforma del reclutamento, percorsi abilitanti e specializzazione sul sostegno

Nuovo Decreto Scuola: riforma reclutamento docenti, percorsi abilitanti e TFA sostegno. Tutte le novità sulle assunzioni e graduatorie

30 marzo 2025 14:20
Nuovo decreto scuola: riforma del reclutamento, percorsi abilitanti e specializzazione sul sostegno - Decreto Scuola
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La scuola italiana è al centro di una nuova riforma che interessa il reclutamento dei docenti, le procedure di assunzione e la specializzazione per il sostegno. Il decreto scuola recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri introduce significative modifiche con l'obiettivo di garantire una maggiore stabilità nel corpo docente, ridurre il precariato e migliorare l'efficienza delle procedure di immissione in ruolo.

Di particolare rilievo sono le novità riguardanti le graduatorie, i concorsi, i percorsi abilitanti e i percorsi di specializzazione per il sostegno.

Nuove regole per le immissioni in ruolo e il reclutamento dei docenti

Il decreto scuola introduce importanti cambiamenti nelle procedure di assunzione, frutto di un confronto con la Commissione Europea per migliorare la stabilizzazione del personale scolastico. Le principali novità includono:

  • Integrazione delle graduatorie con l'inserimento di docenti che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo nei concorsi PNRR, fino al 30% dei posti banditi.
  • Anticipo della sottoscrizione dei contratti rispetto alla presa di servizio, per velocizzare l'assegnazione delle cattedre.
  • Istituzione di un elenco nazionale per le cattedre vacanti, aperto a tutti i docenti che hanno superato un concorso dal 2020 in poi, anche in regioni diverse da quelle del concorso originario.

Cosa cambia per gli idonei dei concorsi PNRR?

Il decreto permette l'inserimento nelle graduatorie del concorso PNRR anche oltre il 30% dei posti banditi, sebbene restino incertezze sulla posizione esatta dei candidati idonei.

Ritorno della "call veloce" e graduatorie regionali

L'istituzione di elenchi regionali può essere considerata una nuova forma di "call veloce", ma presenta vantaggi e criticità. Se da un lato facilita il reclutamento in zone con carenza di docenti, dall'altro potrebbe creare difficoltà per chi desidera lavorare nella propria regione di residenza.

Percorsi abilitanti e specializzazione per il sostegno

Un altro punto cruciale riguarda i percorsi abilitanti e la formazione degli insegnanti di sostegno. Le principali novità includono:

  • Percorsi di abilitazione da 30 e 60 CFU, in attesa dell'accreditamento delle università e dell'avvio ufficiale da parte di INDIRE.
  • Percorsi di specializzazione TFA sostegno per garantire un numero adeguato di insegnanti specializzati e ridurre il ricorso alle supplenze.
  • Inserimento nella prima fascia GPS per i docenti specializzati entro il 2026, con modalità ancora da definire.

Concorsi e graduatorie: cosa aspettarsi per il 2025-2026?

Il decreto stabilisce nuove regole anche per le assunzioni dell'anno scolastico 2025-2026. Tra gli aspetti più rilevanti:

  • Possibile proroga delle immissioni in ruolo fino al 31 dicembre 2025.
  • Conferma della procedura di assunzione da GPS sostegno prima fascia.
  • Dubbi sulla quota del 30% per gli idonei PNRR, in attesa del decreto attuativo.

Le criticità segnalate dai docenti precari

Molti precari e candidati ai concorsi sollevano perplessità su alcune misure previste dal decreto:

  • La percentuale del 30% per l'integrazione delle graduatorie potrebbe risultare insufficiente per alcune classi di concorso con pochi posti disponibili.
  • Le tempistiche burocratiche per l'attivazione dei percorsi abilitanti restano incerte.
  • I vincitori PNRR 1 con contratto finalizzato al ruolo fino al 31 agosto potrebbero trovarsi in una situazione poco chiara riguardo alla stabilizzazione.

Prospettive future

Il decreto scuola rappresenta un primo passo verso un sistema di reclutamento più efficiente, ma restano ancora molti aspetti da chiarire e affinare. L'attenzione si concentra ora sulla pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale e sui successivi decreti attuativi, che definiranno nel dettaglio le modalità operative delle nuove disposizioni.

Il mondo della scuola attende con interesse ulteriori sviluppi, nella speranza che le nuove misure possano realmente garantire maggiore stabilità e continuità didattica per studenti e insegnanti.