Pensioni scuola 2026: domande, scadenze e requisiti per la pensione del personale scolastico [Decreto]

Pensione e pensioni scuola 2026: requisiti, date e modalità per le domande del personale scolastico in uscita dal servizio.

27 settembre 2025 07:55
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Le pensioni scuola tornano al centro dell’attenzione con il decreto ministeriale n. 182 del 25 settembre 2025, pubblicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Dal 1° settembre 2026 entreranno in vigore nuove procedure per la cessazione dal servizio, le dimissioni volontarie, la permanenza per raggiungere i requisiti minimi e la trasformazione del contratto a part-time. Il termine per la presentazione delle istanze è fissato al 21 ottobre 2025, con una proroga per i dirigenti scolastici fino al 28 febbraio 2026.

Scadenze per le domande e possibilità di ritiro

Il decreto stabilisce che tutto il personale scolastico potrà presentare domanda entro il 21 ottobre 2025 per le seguenti casistiche: pensionamento per anzianità massima di servizio, dimissioni volontarie e permanenza in servizio per il raggiungimento del minimo contributivo. Per i dirigenti scolastici il termine slitta al 28 febbraio 2026. Nello stesso arco temporale sarà consentito ritirare eventuali richieste già presentate, incluse quelle ricadenti nella normativa dell’art. 1, comma 257, della legge 208/2015.

Trasformazione del contratto a part-time e requisiti per la pensione

Chi non ha ancora maturato l’età per la pensione può chiedere la riduzione dell’orario di lavoro passando dal tempo pieno al part-time con mantenimento del diritto al trattamento previdenziale. La domanda va inoltrata entro il 21 ottobre 2025 ed è regolata dal decreto n. 331/1997.

L’INPS verificherà i requisiti pensionistici in base ai dati assicurativi già presenti. Ecco i principali requisiti da tenere presenti entro il 31 dicembre 2026:

  • Pensione di vecchiaia: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.

  • Pensione di vecchiaia per attività gravose: 66 anni e 7 mesi con almeno 30 anni di contributi.

  • Pensione anticipata: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.

  • Opzione donna: 35 anni di contributi e almeno 61 anni di età (riducibili di un anno per figlio, fino a due anni). Sono richieste ulteriori condizioni come assistenza a familiari con handicap grave o invalidità pari o superiore al 74%.

  • Pensione anticipata flessibile: accesso a partire dai 62 anni con 41 anni di contributi, calcolata con il sistema contributivo.

  • Quote 100 e 102 (pregresse): possibili solo per chi ha maturato i requisiti entro il 2022 (62 o 64 anni di età e 38 anni di contributi).

Ricognizione delle pratiche e attività istruttorie

Gli Uffici Scolastici Territoriali dovranno avviare una ricognizione delle pratiche pendenti relative a ricongiunzione, riscatto e computo delle domande depositate entro il 31 agosto 2000 e mai definite. Questo passaggio consentirà un corretto scambio di dati tra INPS e Ministero, così da garantire un’istruttoria completa per i pensionamenti previsti dal 1° settembre 2026. Una circolare congiunta fornirà istruzioni operative e calendario per gestire in maniera uniforme questa fase di transizione.

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