Percorsi abilitanti 36 CFU: chi deve iscriversi nel 2025/26?
I percorsi abilitanti 2025/26 attivano i 36 CFU. Ecco la guida completa ai requisiti di accesso e alle differenze con i 60 e 30 CFU.
                                                            L'avvio dei percorsi abilitanti 2025/26 è imminente. Le Università definiranno l'offerta formativa per i diversi percorsi, inclusi quelli da 60, 30 e 36 CFU. Questo articolo analizza in dettaglio i requisiti per i percorsi da 36 CFU, una specifica via formativa. Si rivolge principalmente ai docenti neoassunti da concorsi PNRR. Esploreremo le differenze chiave e chi dovrà partecipare senza selezione iniziale.
L'offerta formativa 2025/26: i diversi percorsi
L'anno accademico 2025/26 segna una fase cruciale per la formazione iniziale degli insegnanti in Italia, con l'attivazione attesa del terzo ciclo dei percorsi abilitanti. Le istituzioni universitarie stanno finalizzando l'offerta formativa, che si articolerà in diverse tipologie di percorsi per rispondere alle esigenze di diverse categorie di aspiranti docenti e neoassunti. La struttura della riforma, delineata per superare il sistema precedente dei 24 CFU, introduce un modello più strutturato. Il percorso ordinario, da 60 CFU, è destinato ai laureati con titolo di accesso all'insegnamento o agli studenti di corsi magistrali a ciclo unico (iscritti almeno al quarto anno).
Parallelamente, sono previsti percorsi abbreviati. Un percorso da 30 CFU è riservato ai docenti con almeno tre anni di servizio (statale o paritario) negli ultimi cinque, di cui almeno uno specifico, o a chi ha partecipato al concorso straordinario bis. Un altro percorso da 30 CFU è specificamente pensato per i vincitori di concorso PNRR neoassunti che abbiano già maturato tre annualità di servizio, di cui una specifica nella classe di concorso di riferimento. Questi percorsi mirano a sanare posizioni pregresse e a valorizzare l'esperienza sul campo.
Percorsi abilitanti 36 CFU: i destinatari esclusivi
I percorsi abilitanti da 36 CFU rappresentano una categoria specifica e chiusa, destinata esclusivamente a due precise platee di docenti, entrambi neoassunti nell'anno 2025/26 a seguito dei concorsi legati al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La prima categoria include i neoassunti che già possiedono i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, data spartiacque della riforma. La seconda categoria riguarda i docenti neoassunti (sempre da concorsi PNRR) che, pur non avendo i 24 CFU, non hanno maturato tre anni di servizio (requisito che li farebbe rientrare nel percorso da 30 CFU).
Questa precisazione è fondamentale: i 36 CFU sono riservati a chi entra in ruolo tramite le procedure concorsuali PNRR e deve completare la propria formazione abilitante iniziale. A questi si aggiungono i percorsi per gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) privi dei 24 CFU, che seguiranno anch'essi il percorso da 36 CFU per completare il loro iter. Infine, un percorso a sé stante è quello previsto dall'ex articolo 13 DPCM, rivolto a chi è già abilitato o specializzato sul sostegno e intende conseguire un'abilitazione in un'altra classe di concorso. Per quest'ultima tipologia "non è previsto limite di fabbisogno", garantendo l'accesso a tutti gli aventi diritto.
La differenza tra 36 CFU diretti e 60 CFU con riconoscimento
È essenziale comprendere la distinzione operativa e procedurale tra i percorsi da 36 CFU riservati ai neoassunti PNRR e la situazione di chi possiede i vecchi 24 CFU ma non rientra in quella categoria. Un aspirante docente che ha ottenuto i 24 CFU entro la scadenza del 31 ottobre 2022, ma che non è un vincitore neoassunto da concorso PNRR (e non ha i requisiti di servizio per i 30 CFU), non può iscriversi direttamente al percorso da 36 CFU. Deve, invece, presentare domanda per il percorso ordinario da 60 CFU. Solo una volta ammesso a tale percorso, l'istituzione universitaria procederà al riconoscimento formale dei 24 CFU già acquisiti.
Questo riconoscimento trasformerà, di fatto, il percorso in uno da 36 CFU (risultante dalla sottrazione 60 - 24). La differenza sostanziale non è nel monte crediti finale da conseguire, ma nella modalità di accesso. I neoassunti PNRR (destinatari dei 36 CFU "puri") hanno accesso diretto ai posti per loro riservati, senza alcuna selezione iniziale. Al contrario, gli altri aspiranti (con 24 CFU) che si iscrivono ai 60 CFU sono soggetti all'eventuale selezione per titoli e servizio, qualora le domande superino i posti messi a bando dall'ateneo per quella specifica classe di concorso.