Percorsi sostegno Indire: nessun rimborso se si viene esclusi dopo la domanda [Chiarimenti]
Chi partecipa ai percorsi sostegno Indire e versa i 116 euro per la domanda non ha diritto al rimborso anche in caso di esclusione o sovrannumero
Chi presenta domanda per i percorsi di specializzazione sul sostegno Indire gestiti da Indire deve versare 116 euro non rimborsabili, anche in caso di esclusione. La normativa è chiara sia per i triennalisti sia per chi ha conseguito il titolo all’estero. Ecco cosa succede in caso di sovrannumero e come si gestisce l’eventuale riallocazione presso altri atenei
Nessun rimborso in caso di esclusione dalla selezione per i percorsi di sostegno Indire
In merito ai percorsi di formazione per il sostegno organizzati da Indire, è importante chiarire cosa avviene una volta versata la quota di 116 euro per la presentazione della domanda. A prescindere dall’esito della selezione, l’importo non è in alcun modo rimborsabile. La regola vale per tutte le categorie di candidati, inclusi i docenti con almeno tre anni di servizio (cosiddetti triennalisti) e coloro che accedono con titolo di specializzazione conseguito all’estero. Questo significa che, in caso di esclusione per mancanza di requisiti o per esaurimento posti, la somma versata all’atto della domanda è definitivamente persa.
I percorsi per triennalisti e il rischio di sovrannumero
Per quanto riguarda i percorsi di specializzazione previsti dall’articolo 6, destinati ai docenti con tre annualità di servizio, Indire ha messo a disposizione 5.850 posti, distribuiti tra i diversi gradi di scuola. Tuttavia, l’accesso non è garantito a tutti: qualora le domande superino la disponibilità, si applicano gli stessi criteri in uso nelle università. In caso di esclusione per sovrannumero, i candidati potranno fare richiesta per eventuali posti residui presso altri atenei. La procedura mira a garantire comunque una copertura delle domande in eccesso, ma senza garanzie immediate di accoglimento e senza diritto al rimborso della quota versata.
Sostegno Indire: percorsi per specializzati estero e capienza calcolata
Per i candidati in possesso di titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, il riferimento normativo è l’articolo 7. In questo caso, la capienza assegnata a Indire è stata calcolata per assorbire il numero complessivo delle richieste, comprese quelle eventualmente eccedenti provenienti dalle università. La disposizione è stabilita dal decreto ministeriale che regola i percorsi e dovrebbe evitare situazioni di sovrannumero per questa categoria. Nonostante ciò, anche per questi candidati, il versamento iniziale di 116 euro non viene restituito in caso di esclusione o mancata assegnazione del posto.
Un impegno vincolante per tutti i candidati
La presentazione della domanda ai percorsi Indire implica un impegno economico che non ammette eccezioni. I 116 euro rappresentano una quota di partecipazione e non una tassa di iscrizione rimborsabile. Non è prevista alcuna forma di rimborso in caso di errori, mancanza dei requisiti, rinuncia volontaria o superamento del numero di posti disponibili. Questo aspetto assume particolare rilevanza per i docenti che intendono partecipare, i quali devono valutare con attenzione la propria situazione e i requisiti di accesso, prima di completare la domanda. I percorsi sono comunque soggetti a redistribuzione in caso di esclusioni, ma senza garanzie di recupero economico o di riammissione automatica altrove.