Personale ATA: Fensir chiede formazione e stipendi adeguati
Nel rinnovo contrattuale, Fensir e SAATA chiedono un percorso strutturato e riconoscimenti economici per valorizzare il personale ATA.


Il personale ATA è al centro del dibattito sul rinnovo contrattuale con l'ARAN. L'ipotesi di modificare il reclutamento preoccupa i sindacati. Fensir, in particolare, chiede di non modificare i meccanismi di assunzione, ma di investire su una formazione solida e riconosciuta. L'obiettivo è valorizzare le competenze del personale amministrativo, tecnico e ausiliario per una scuola più moderna.
La proposta Fensir: formazione e stabilità
Il dibattito sul rinnovo contrattuale del comparto scuola, attualmente in corso con l'ARAN, tocca un nervo scoperto: le modalità di reclutamento del personale ATA. Di fronte all'ipotesi di una modifica degli attuali meccanismi, la Fensir esprime forti perplessità. Il segretario generale, Giuseppe Favilla, invita alla cautela, chiedendo di non alterare "ciò che nel sistema scolastico appare come una delle poche certezze". La priorità del sindacato non è cambiare le modalità di assunzione, ma costruire un percorso formativo solido e formalmente riconosciuto.
L'obiettivo è valorizzare le competenze e la professionalità di amministrativi, tecnici e ausiliari. Favilla sottolinea che non si tratta di introdurre una "nuova forma di selezione", bensì di incentivare la formazione personale continua. Questo approccio mira a raggiungere una vera professionalità specifica per ogni profilo ATA, superando la logica dell'apprendimento basato solo sull'esperienza diretta. Per Fensir, è cruciale legiferare in modo armonico, assicurando che le nuove disposizioni normative siano allineate con la "parte pattizia" (i contratti) per rispondere alle esigenze reali delle istituzioni scolastiche e di tutte le loro componenti operative.
Un modello in due fasi per la formazione del personale ATA
La Fensir non si limita a una dichiarazione di intenti, ma dettaglia un modello di formazione in due step pensato per professionalizzare l'ingresso e la permanenza nei ruoli ATA. Il primo step si attiverebbe durante i contratti a tempo determinato, rivolgendosi specificamente al personale con incarico annuale (scadenza 31 agosto) o fino al 30 giugno. Durante questo periodo, i lavoratori seguirebbero attività formative obbligatorie e riconosciute. L'esito di questa formazione sarebbe certificato tramite crediti formativi e una verifica finale, un test di valutazione delle competenze acquisite. Il secondo step riguarda invece il momento dell'assunzione a tempo indeterminato.
L'attuale periodo di prova verrebbe profondamente rivisto e trasformato in un vero anno di formazione e prova, mutuando il modello già esistente per il personale docente. Questo anno si concluderebbe con una valutazione finale approfondita, gestita da un Comitato dedicato al personale ATA, garantendo così uno standard qualitativo elevato fin dall'immissione in ruolo. Secondo Favilla, questa doppia impostazione fornirebbe "maggiore certezza nelle competenze" e una preparazione più solida, riducendo significativamente le difficoltà operative quotidiane che gravano sulle segreterie scolastiche e sugli operatori.
SAATA: servono stipendi adeguati e aggiornamento costante
Anche il sindacato SAATA, tramite il segretario Gianluca Mangione, interviene sulla questione, allineandosi alla necessità di una formazione continua ma ponendo un accento forte sul riconoscimento economico. Mangione evidenzia la realtà quotidiana del supporto ai colleghi, riconoscendo che molto "si impara sul campo". Tuttavia, sottolinea come l'evoluzione costante, con nuove tecnologie, piattaforme digitali e progetti complessi, richieda competenze sempre aggiornate che non possono essere lasciate al solo buon senso individuale. Viene menzionata positivamente l'idea di una "Carta dell'ATA" per l'aggiornamento, ma si chiede di agire subito per mettere il personale nelle condizioni di operare bene.
Il punto dolente resta lo stipendio: a fronte di un nuovo impegno formativo, è "necessario intervenire in modo adeguato e sostanzioso sugli stipendi tabellari". Mangione definisce "inadeguate" le retribuzioni iniziali e sottolinea come, anche dopo 35 anni di servizio, lo stipendio (circa 1.500 euro mensili) sia demoralizzante per il personale. Per Fensir e SAATA, la scuola del futuro deve valorizzare tutte le sue componenti. Accanto a docenti preparati, servono collaboratori e operatori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici altrettanto formati e riconosciuti, per una scuola realmente efficiente e moderna.