Personale ATA: verso nuovi concorsi e fase transitoria
Personale ATA: nuovi concorsi per esami e fase transitoria in arrivo. Il Ministero valuta una riforma per ridurre precariato e abusi.


Durante l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i Sindacati, sono emerse novità importanti riguardo al reclutamento del personale ATA. Oltre alla questione degli organici e della procedura di infrazione sull’abuso dei contratti a termine, si è discusso di un possibile cambiamento nel sistema di assunzione. Il Ministero valuta infatti l’introduzione di concorsi per esami e una fase transitoria per chi è già inserito nelle graduatorie dei 24 mesi.
L’attuale sistema di reclutamento
Il personale ATA accede al ruolo attraverso la graduatoria permanente (prima fascia), conosciuta come 24 mesi, che permette l’assunzione senza concorso. Per iscriversi è necessario aver svolto almeno 24 mesi di servizio (o 23 mesi e 16 giorni) nelle scuole pubbliche. Le immissioni in ruolo avvengono in base ai posti autorizzati annualmente dal MEF, rispettando il limite del turn over.
Ogni anno, tuttavia, questo vincolo riduce drasticamente le assunzioni: a fronte di circa 30.000 posti vacanti, vengono autorizzate solo 10.000 immissioni in ruolo. I Sindacati chiedono da tempo di superare tale limite per ridurre la precarietà e garantire una gestione più efficiente del personale scolastico non docente.
Verso un nuovo sistema di reclutamento
Il tema del reclutamento ATA è tornato al centro del dibattito dopo le dichiarazioni del sottosegretario Frassinetti, che aveva anticipato una possibile riforma del sistema di assunzione. L’idea di introdurre concorsi per esami viene vista dal Ministero come un modo per rispondere alle richieste europee di maggiore trasparenza e per contrastare l’abuso dei contratti a termine.
Tuttavia, secondo molti Sindacati, questo modello non garantirebbe la stabilizzazione del personale precario e rischierebbe di replicare le criticità già riscontrate nel reclutamento dei docenti. Dalla riunione odierna è emersa la volontà del Ministero dell’Istruzione e del Merito di aprire una fase transitoria, riservata a chi è già inserito nelle graduatorie 24 mesi, per tutelare l’esperienza maturata da chi lavora da anni nelle scuole.
Il confronto tra Ministero e Sindacati sul futuro del personale ATA segna l’inizio di un possibile cambiamento nel sistema di reclutamento. L’introduzione dei concorsi per esami e di una fase transitoria potrebbe rappresentare una soluzione per allinearsi alle richieste europee e ridurre la precarietà. Tuttavia, restano aperti i nodi legati al turn over e alla tutela dei lavoratori con lunga esperienza, temi che saranno centrali nei prossimi incontri.