Personale ATA, presto la nuova riforma del reclutamento: le novità

Il Ministero dell'Istruzione lavora ad un nuovo sistema di reclutamento per il personale ATA. Presto in arrivo aggiornamenti per contratti e per la stabilità.

11 giugno 2025 16:00
Personale ATA, presto la nuova riforma del reclutamento: le novità - Paola Frassinetti
Paola Frassinetti
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Il panorama del reclutamento del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) è al centro di significative discussioni, con il Ministero dell'Istruzione e del Merito che si prepara ad introdurre importanti cambiamenti. Questa evoluzione, preannunciata dal Sottosegretario Paola Frassinetti durante una recente audizione parlamentare, mira ad aggiornare un sistema che, in gran parte, si basa su una normativa risalente al 1994.

La nuova riforma di reclutamento del Personale ATA

Le nuove modalità di assunzione sono una risposta diretta alle esigenze attuali della scuola italiana e rappresentano un tentativo di allinearsi alle direttive europee in materia di contratti a tempo determinato. La questione dei contratti a termine, in particolare, è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte del deputato Antonio Caso, ponendo l'accento sulla necessità di riforme strutturali per garantire stabilità e chiarezza nel settore.

L'obiettivo principale è superare le criticità evidenziate dalla Corte di Giustizia Europea, offrendo al contempo un quadro più trasparente e funzionale per l'intera categoria. Le prossime modifiche promettono di avere un impatto diretto sulla vita professionale di migliaia di operatori scolastici, delineando un futuro più stabile e in linea con le moderne politiche del lavoro. Il Ministero, attraverso l'azione del Sottosegretario Frassinetti, intende dimostrare un impegno concreto verso il miglioramento delle condizioni di impiego e una maggiore efficienza del sistema scolastico nazionale.

La posizione del Ministero sui contratti a termine

Durante la seduta della Commissione Cultura della Camera, la sottosegretaria Paola Frassinetti ha fornito chiarimenti in merito alla gestione dei contratti a termine nel settore scolastico. La sua risposta ha distinto tra il personale docente e il personale ATA. Per quanto riguarda i docenti, la Commissione Europea ha espresso una valutazione positiva sulle misure adottate dal Governo. Questo riconoscimento evidenzia un percorso già avviato per la stabilizzazione e la regolarizzazione delle posizioni lavorative.

Il caso del personale ATA e la Corte di Giustizia

La situazione del personale ATA, invece, è più complessa. La vicenda sarà sottoposta all'esame della Corte di Giustizia Europea, dove lo Stato italiano avrà l'opportunità di motivare il ricorso ai contratti a termine. Le "ragioni obiettive" addotte dal governo sono legate alle particolari condizioni organizzative del sistema scolastico. Queste condizioni includono il rapporto tra la popolazione scolastica e le effettive esigenze di organico, in linea con la clausola 5.1 dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato.

Le prospettive future per il personale ATA

La sottosegretaria Frassinetti ha categoricamente smentito le affermazioni secondo cui le immissioni in ruolo del personale ATA per l'anno scolastico 2024/2025 sarebbero avvenute in violazione delle norme europee. Questo chiarimento è fondamentale per rassicurare il personale sulla legittimità delle procedure in corso. L'esponente del governo ha inoltre anticipato che il Ministero sta lavorando a un aggiornamento delle modalità di reclutamento, attualmente basate su un impianto normativo obsoleto risalente al 1994.

Verso un nuovo sistema di reclutamento

L'intento del Ministero è quello di adeguare il sistema di reclutamento alle esigenze attuali del mondo della scuola, superando le criticità emerse nel corso degli anni. Questo aggiornamento normativo mira a rendere le procedure più efficienti, trasparenti e conformi alle direttive europee. L'obiettivo finale è garantire una maggiore stabilità occupazionale e una migliore gestione delle risorse umane nel settore scolastico.