Piano di dimensionamento, FLC CGIL Catania: 'Tagli alla scuola senza precedenti'

Il piano di dimensionamento scolastico a Catania e provincia porta alla soppressione di numerosi istituti e cattedre, minacciando il diritto allo studio.

17 ottobre 2025 18:02
Piano di dimensionamento, FLC CGIL Catania: 'Tagli alla scuola senza precedenti' - Dimensionamento scolastico
Dimensionamento scolastico
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Catania affronta tagli alla scuola senza precedenti. Il nuovo piano di dimensionamento scolastico ha portato alla soppressione di 19 istituti e alla perdita di oltre 110 cattedre. Questa drastica riduzione solleva un serio allarme sul futuro dell'istruzione e sull'aumento della dispersione scolastica, in una delle aree più critiche d'Italia che registra già un tasso del 25%.

L'impatto del dimensionamento scolastico a Catania

Il piano di riorganizzazione della rete scolastica per il triennio 2023-2025 ha avuto conseguenze particolarmente severe per Catania e la sua provincia. La soppressione di 19 istituzioni scolastiche rappresenta un taglio molto più consistente rispetto ad altre province siciliane. Questo scenario appare in netto contrasto con gli importanti investimenti del PNRR destinati a riqualificare le strutture e a innovare la didattica. Mentre si introducono aule immersive e nuove tecnologie, la realtà quotidiana è fatta di accorpamenti che mettono a dura prova l'intero sistema. Il dimensionamento scolastico ha portato alla perdita di posti per dirigenti e personale amministrativo, costringendo a trasferimenti e riorganizzazioni forzate che aumentano il carico di lavoro sulle istituzioni scolastiche rimanenti.

Le conseguenze del Piano di dimensionamento, tagli alle scuole di Catania: oltre 110 cattedre in meno

La riduzione del numero di scuole si accompagna a un pesante taglio del personale docente. Per l'anno scolastico 2025/2026, si registra la perdita di oltre 110 cattedre perse in tutti gli ordini di scuola. In pratica, i docenti che sono andati in pensione non verranno sostituiti, lasciando un vuoto nell'organico. Questa situazione aggrava il problema delle cosiddette classi pollaio, con un numero eccessivo di alunni per aula che rende difficile una didattica efficace e personalizzata. Inoltre, la chiusura degli istituti di prossimità costringe le famiglie a spostamenti più lunghi, un disagio che mina il diritto allo studio e può contribuire all'abbandono scolastico.

La denuncia dei sindacati contro la dispersione scolastica

Le organizzazioni sindacali CGIL e FLC CGIL di Catania, attraverso i segretari Carmelo De Caudo e Cettina Brunetto, hanno denunciato con forza questa situazione. I sindacati sottolineano come sia inaccettabile operare tagli così drastici in un territorio che detiene il triste primato della dispersione scolastica in Italia. Investire in una scuola di qualità, con un numero adeguato di insegnanti e personale, è un passo fondamentale per garantire alle nuove generazioni un futuro in un contesto civile e democratico. Nascondere le difficoltà strutturali non è una soluzione: la scuola deve essere una priorità per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.

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