Precariato scolastico: la proposta del Comitato Precari Uniti per la Scuola per la stabilizzazione

Ecco la proposta di riforma del Comitato Precari Uniti per superare il precariato scolastico con una Graduatoria Unica e nuove regole di assunzione.

29 settembre 2025 12:23
Precariato scolastico: la proposta del Comitato Precari Uniti per la Scuola per la stabilizzazione - Comitato Uniti Precari per la Scuola
Comitato Uniti Precari per la Scuola
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Il Comitato Precari Uniti per la Scuola lancia una proposta di riforma per risolvere l'emergenza precariato. La soluzione principale è una Graduatoria Unica Nazionale per garantire trasparenza e percorsi di stabilizzazione certi, tutelando docenti e studenti.

Stabilizzazione subito: il Comitato Precari Uniti per la Scuola presenta una riforma contro l’emergenza precariato

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola ha elaborato una proposta organica per affrontare in modo strutturale il problema del precariato scolastico, con l’obiettivo di garantire stabilità ai docenti e continuità didattica agli studenti.

La proposta principale prevede l’istituzione di una Graduatoria Unica Nazionale (GUN), articolata su base regionale, che superi l’attuale frammentazione di elenchi e graduatorie. La GUN valorizzerebbe in modo trasparente titoli, idoneità concorsuali e anni di servizio, riconoscendo priorità ai docenti che hanno sostenuto il concorso nella stessa regione.

Particolare attenzione è rivolta ai cosiddetti triennalisti, ossia i docenti con 36 mesi di servizio: per loro si propone l’accesso diretto alla prova orale del concorso PNRR 3, senza dover sostenere prove preselettive o scritte. Inoltre, viene introdotta una definizione chiara di servizio, che dovrà essere almeno di 3 anni negli ultimi 10, di cui uno specifico nella disciplina insegnata.

La proposta punta anche a eliminare disparità ritenute ingiuste, come le riserve di posti per servizio civile o le preferenze basate su sesso e anagrafe, e a sospendere temporaneamente i concorsi paralleli fino alla piena attuazione della riforma. A ciò si aggiunge la possibilità di una mobilità intercompartimentale, che consentirebbe ai docenti di ruolo di ricollocarsi, su base volontaria, in altri settori della Pubblica Amministrazione, e di consentire l’assorbimento del precariato.

Accanto a questa proposta principale, il Comitato avanza anche una soluzione alternativa, ispirata al cosiddetto doppio canale di reclutamento: il 50% delle assunzioni verrebbe effettuato tramite concorsi e il restante 50% tramite le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Un modello che garantirebbe una stabilizzazione graduale e al tempo stesso la prosecuzione delle procedure concorsuali.

Secondo il Comitato, entrambe le proposte rappresentano strumenti concreti per superare un fenomeno che da anni mina l’efficienza e la qualità del sistema scolastico, tutelando sia i lavoratori sia gli studenti.

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola auspica un confronto immediato con Governo, Parlamento e Organizzazioni Sindacali, e che la politica e i sindacati aprano al più presto un tavolo di confronto per trasformare queste proposte in soluzioni legislative efficaci e durature.