Precariato scuola: ci risiamo, l'UE avvia nuova procedura d'infrazione

La Commissione Europea mette sotto accusa l'Italia per l'abuso di contratti a termine nel settore scolastico, coinvolgendo docenti e personale ATA.

08 ottobre 2025 23:24
Precariato scuola: ci risiamo, l'UE avvia nuova procedura d'infrazione - Corte di Giustizia Europea
Corte di Giustizia Europea
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L'Italia è di nuovo nel mirino dell'Unione Europea a causa dell'eccessivo precariato scolastico. La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione per l'abuso di contratti a termine, in particolare per il personale ATA. La questione solleva preoccupazioni sulla stabilità del sistema educativo e sui diritti dei lavoratori, con i sindacati pronti a mobilitarsi per la tutela del personale.

La procedura d'infrazione della Commissione Europea

L'Italia si trova nuovamente sotto esame dalla Commissione Europea per la gestione del personale scolastico, con l'avvio di una procedura d'infrazione sull'abuso dei contratti a termine. L'azione fa seguito a precedenti richiami e contesta la violazione della direttiva UE sul lavoro a tempo determinato. Al centro della questione vi è il personale ATA, con circa il 30% di lavoratori precari. Questa instabilità mina servizi essenziali come vigilanza, amministrazione e supporto. Il problema, tuttavia, è sistemico e non isolato. Le supplenze per i docenti, già oltre 250 mila, confermano una criticità strutturale che richiede interventi non più rimandabili.

I dati del precariato tra i docenti

Anche la situazione dei docenti delinea un quadro di forte instabilità. I dati di inizio anno sono eloquenti: oltre 182 mila contratti a termine, di cui 121 mila destinati ai posti di sostegno. Le procedure concorsuali del Pnrr si sono rivelate insufficienti, lasciando vacanti più di 23.200 cattedre, oltre il 40% dei posti totali. Questo enorme vuoto d'organico costringe gli istituti a un ricorso massiccio alle nomine annuali. Ne deriva una grave compromissione della continuità didattica, principio pedagogico fondamentale, specialmente per gli studenti con bisogni educativi speciali, che subiscono un'eccessiva rotazione degli insegnanti di riferimento.

Le richieste dei sindacati per la stabilizzazione

Le organizzazioni sindacali hanno risposto chiedendo al governo misure concrete per la stabilizzazione del personale. La proposta è di assumere tutti gli idonei dei concorsi già svolti e di prorogare le assunzioni da Gps sui posti vacanti. Una revisione urgente è sollecitata per i parametri dell'organico ATA, inadeguati a rispondere alle attuali necessità di sorveglianza e assistenza degli alunni con disabilità. L'obiettivo è trasformare i posti in deroga in organico di diritto per un servizio stabile. I sindacati annunciano azioni a tutela dei diritti dei lavoratori in ogni sede, inclusa quella giudiziaria, per contrastare l'abuso dei contratti a termine.

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