Psicologo di base: chi é, come funziona e come averne accesso dopo il Piano Nazionale Salute Mentale 2025
Lo psicologo di base entra nel Servizio Sanitario Nazionale: ecco come funziona, come richiederlo e in quali Regioni è già disponibile il servizio.
Con l'approvazione del Piano Nazionale per la Salute Mentale 2025-2030, la figura dello psicologo di base entra ufficialmente a far parte del Servizio Sanitario Nazionale, affiancando il medico di famiglia. Un traguardo importante che riconosce il valore della salute mentale come diritto essenziale e punta a garantire un accesso equo e capillare alle cure psicologiche in tutta Italia. In questo articolo scopriamo chi è lo psicologo di base, come funziona, come fare per accedere al servizio e in quali Regioni è già attivo.
Chi è lo psicologo di base
Lo psicologo di base è una figura professionale inserita nel sistema sanitario pubblico con l’obiettivo di garantire una prima assistenza psicologica accessibile a tutti. Così come esiste il medico di base per la salute fisica, lo psicologo di base si occupa del benessere mentale, offrendo una prima valutazione, supporto psicologico e orientamento verso eventuali percorsi terapeutici più strutturati, se necessari.
È una figura chiave nella prevenzione del disagio psichico ed emotivo, fondamentale per individuare in tempo segnali di ansia, depressione, stress, disturbi comportamentali e relazionali. Inoltre, è un punto di riferimento anche per i giovani, una fascia sempre più colpita da disturbi legati a isolamento, disturbi alimentari e difficoltà di adattamento sociale.
Come funziona lo psicologo di base
Il servizio offerto dallo psicologo di base è pensato per essere gratuito o a basso costo (eventualmente con pagamento di un ticket sanitario). L’intervento è generalmente limitato nel numero di sedute disponibili, con lo scopo di fornire un primo livello di supporto. Dopo una valutazione iniziale, lo psicologo di base può:
- Offrire sostegno immediato;
- Orientare verso percorsi terapeutici più approfonditi;
- Segnalare la necessità di intervento da parte di altri specialisti (es. psichiatri, psicoterapeuti).
Il servizio è integrato nei distretti sanitari e nelle Case della Comunità, come previsto dal Decreto Ministeriale 77/2022 che disciplina l’assistenza primaria e multiprofessionale.
Come richiedere lo psicologo di base
L’accesso al servizio varia da Regione a Regione, ma dove lo psicologo di base è già stato istituito, esistono due principali modalità per accedervi:
- Tramite medico di famiglia o pediatra: il professionista può indicare la necessità di un supporto psicologico e indirizzare il paziente allo psicologo di base;
- Contattando direttamente il distretto sanitario: il cittadino può richiedere un appuntamento autonomamente presso la struttura di riferimento del proprio territorio.
Le regioni in cui é attivo lo psicologo di base
Nonostante l’adozione della figura a livello nazionale sia stata ufficializzata con il Piano Nazionale Salute Mentale 2025, l’attuazione concreta resta per ora demandata alle singole Regioni. Di seguito un riepilogo delle realtà in cui il servizio è già attivo o in fase avanzata di implementazione:
- Campania: prima Regione italiana ad attivare il servizio con la Legge Regionale 35/2020 e l’assunzione di 146 psicologi.
- Piemonte: psicologo di base attivo da marzo 2023.
- Lombardia: legge approvata a gennaio 2024.
- Emilia-Romagna: servizio avviato nel corso del 2024.
- Toscana: avviata la sperimentazione nel 2024.
- Abruzzo: legge approvata nel 2022 per l’istituzione del servizio.
- Puglia: sperimentazione partita con la Legge Regionale del 15 giugno 2023.
- Sicilia: istituito con la Legge Regionale 18/2023 del 20 ottobre.
- Liguria: stanziato un milione di euro per l’introduzione del servizio tramite emendamento alla Legge di Stabilità 2025.
Nelle restanti Regioni si lavora per adottare il modello e rendere il servizio disponibile ai cittadini nel più breve tempo possibile.
Perché é importante lo psicologo di base
La crescente diffusione di patologie legate al disagio psicologico ha reso evidente quanto sia fondamentale intervenire precocemente. Situazioni di difficoltà economica, precarietà lavorativa, crisi familiari e isolamento sociale hanno aumentato la richiesta di assistenza psicologica, in particolare tra le fasce più giovani. La possibilità di accedere a un primo sostegno psicologico in maniera gratuita e tempestiva rappresenta un passo essenziale per prevenire il cronicizzarsi dei disturbi mentali.
Come afferma Maria Antonietta Gulino, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi: “Rendere stabile la presenza dello psicologo nei distretti e nelle Case della Comunità significa garantire un accesso equo, continuativo e vicino ai cittadini. Vuol dire offrire ascolto, prevenzione e orientamento già nei primi segnali di disagio, prima che si cronicizzi o diventi emergenza”.