Reclutamento, audizione FLC CGIL alla Camera: 'Criticità su formazione insegnanti e precariato'

La riforma del reclutamento docenti deve partire dalla stabilizzazione dei precari e da investimenti reali per garantire la qualità del sistema scolastico.

30 settembre 2025 18:45
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Durante un'audizione al Senato sul disegno di legge n.545, la FLC CGIL ha delineato le criticità del sistema di formazione e reclutamento. Il sindacato ha richiesto un intervento legislativo organico per superare le incongruenze del testo attuale e affrontare con urgenza la piaga del precariato scolastico, chiedendo la stabilizzazione di tutto il personale.

Un sistema scuola al collasso

Il quadro attuale del sistema scolastico italiano è allarmante. Con oltre 250 mila supplenze annuali per i docenti e 50 mila per il personale ATA, la precarietà è diventata una condizione strutturale. La FLC CGIL ha evidenziato come la legge di bilancio per il 2025 abbia offerto una risposta del tutto insufficiente, stabilizzando solo 1866 docenti di sostegno a fronte di 130 mila posti in deroga. Questa misura è stata inoltre ottenuta a costo di un taglio di 5660 posti comuni. Il sindacato ha sottolineato l'urgenza di invertire la rotta, chiedendo un impegno concreto per la stabilizzazione di tutto l'organico di fatto e per porre fine a una situazione di precariato ormai insostenibile.

Le priorità per un nuovo reclutamento

Pur non opponendosi all'introduzione di un nuovo canale di assunzione, la FLC CGIL ha fissato alcune priorità ineludibili per una vera riforma. È stato richiesto un piano straordinario di stabilizzazione degli organici, con un focus sui posti di sostegno e sui docenti che hanno completato i percorsi formativi da 60 CFU. Altro punto fondamentale è la tutela degli idonei dei concorsi precedenti, il cui diritto all'assunzione è minacciato dai nuovi bandi. Il sindacato ha inoltre insistito sulla necessità di ridurre i costi della formazione, che oggi gravano interamente sul personale precario, rendendo l'accesso alla professione ancora più difficile e oneroso per chi è già in una condizione di fragilità economica nel reclutamento docenti.

Formazione e università sotto esame

Qualsiasi modifica alle regole del reclutamento deve essere accompagnata da un investimento sulla qualità del sistema formativo. La FLC CGIL ha chiesto che l'offerta formativa delle università sia allineata ai reali bisogni della scuola, specialmente per la specializzazione sul sostegno e per i corsi di laurea in scienze della formazione primaria. È stata inoltre espressa preoccupazione per il ruolo crescente che le università telematiche stanno assumendo in questo ambito. Senza investimenti significativi sugli organici e sulla formazione iniziale, ogni riforma "a costo zero" rischia di fallire, non riuscendo a contrastare l'abuso dei contratti a termine, pratica per la quale l'Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea.