Riforma dei percorsi abilitanti: FLC CGIL chiede un piano assunzioni

La FLC CGIL protesta contro il precariato e chiede una vera riforma dei percorsi abilitanti per stabilizzare i docenti e il personale ATA.

14 novembre 2025 10:30
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Il sistema scolastico italiano affronta ancora l'emergenza del precariato docenti, con numeri in costante crescita. La Flc Cgil ha manifestato a Roma, chiedendo interventi strutturali e una riforma dei percorsi abilitanti efficace. Le misure attuali del Ministero sono giudicate insufficienti per garantire la stabilità del personale e la continuità didattica.

L'analisi della situazione attuale del precariato

La situazione del precariato nella scuola italiana rimane un nodo critico irrisolto, con un numero di contratti a tempo determinato che continua a salire invece di diminuire come auspicato. Questa realtà, spesso definita "supplentite", evidenzia una dipendenza strutturale dai docenti precari, che di fatto rappresentano la spina dorsale del sistema educativo nazionale, pur vivendo in condizioni di incertezza lavorativa.

Nonostante alcuni interventi recenti da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito, la percezione diffusa tra le organizzazioni sindacali è che poco o nulla sia stato fatto per aggredire il problema alla radice. La Flc Cgil ha recentemente portato questa protesta nel cuore di Roma, manifestando davanti alla sede ministeriale per chiedere un cambio di passo immediato e soluzioni concrete.

Le misure ministeriali e la riforma percorsi abilitanti

Negli ultimi mesi, le attenzioni del Ministero si sono concentrate su misure specifiche come i nuovi corsi Indire per il sostegno, destinati ai docenti triennalisti e a coloro che hanno conseguito la specializzazione all'estero. È stata inoltre confermata la possibilità per le famiglie di richiedere la conferma del docente di sostegno, un intervento apprezzabile ma che non incide sulla vasta problematica del reclutamento generale.

Anche il parziale ripristino delle graduatorie di idonei dei concorsi, sebbene rappresenti un segnale positivo, viene applicato con proporzioni giudicate insufficienti per costituire una soluzione sistemica. Sullo sfondo, i sindacati continuano a chiedere il ripristino del doppio canale di reclutamento, che affiancherebbe le assunzioni da concorso a quelle basate su titoli e anni di servizio accumulati.

Le richieste della Flc Cgil per la stabilizzazione

I dati forniti dalla Flc Cgil sono allarmanti: un docente su quattro e un lavoratore ATA su quattro si trovano in una condizione di precarietà, una percentuale che supera il 50% nel settore del sostegno. Di fronte a questo scenario, il sindacato ha formalizzato la richiesta di un piano straordinario di assunzioni mirato a garantire stabilità occupazionale, continuità didattica per gli studenti e il riconoscimento di diritti equivalenti tra personale a tempo determinato e indeterminato.

Elemento centrale di questa proposta è la necessità di rivedere profondamente la formazione iniziale e i corsi abilitanti, che secondo il sindacato attualmente sembrano favorire più gli enti organizzatori che i fruitori finali, ovvero i futuri insegnanti. L'obiettivo deve essere quello di collegare la qualità della formazione offerta a percorsi certi di stabilizzazione del personale e al rafforzamento indispensabile degli organici scolastici.

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