Riforma fiscale 2025: nuove regole Irpef, scaglioni e detrazioni
Riforma fiscale 2025: nuove aliquote Irpef, detrazioni e restrizioni per familiari a carico. Le novità dall'Agenzia delle Entrate per lavoratori e contribuenti.


L'Agenzia delle Entrate ha diramato la circolare n. 4/E del 16 maggio 2025, che delinea una riforma fiscale significativa, destinata a incidere sulle finanze di milioni di contribuenti. Le modifiche riguardano l'introduzione di nuove aliquote Irpef, un potenziamento delle detrazioni fiscali e, parallelamente, una ridefinizione delle regole sui familiari a carico. Questo quadro normativo, attuato attraverso la Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024), mira a semplificare il sistema fiscale, pur introducendo criteri più stringenti per l'accesso a specifici benefici. L'obiettivo è un sistema più efficiente, ma che richiederà attenzione da parte dei cittadini per comprendere appieno le implicazioni sulle proprie posizioni economiche.
La nuova struttura irpef: meno scaglioni, più chiarezza
La Legge di Bilancio 2025 ha sancito la fine del sistema Irpef a quattro scaglioni, adottando una struttura semplificata basata su tre aliquote. I redditi fino a 28mila euro saranno tassati al 23%, quelli tra 28mila e 50mila euro al 35%, e oltre i 50mila euro al 43%. Contestualmente, la detrazione per lavoro dipendente aumenta da 1.880 a 1.955 euro per i redditi fino a 15mila euro. Viene inoltre introdotto un meccanismo correttivo per il trattamento integrativo, progettato per garantire che i beneficiari non vengano esclusi impropriamente. Per i redditi fino a 20mila euro è prevista una somma aggiuntiva non imponibile, calcolata con percentuali variabili rapportate all'anno fiscale.
Riforma fiscale 2025: dettagli sulle detrazioni aggiuntive e meccanismi correttivi
La novità più rilevante riguarda la fascia di reddito intermedia, ovvero i lavoratori con guadagni tra 20mila e 40mila euro. Questi contribuenti beneficeranno di una detrazione aggiuntiva di 1.000 euro, applicabile per redditi tra 20mila e 32mila euro, che decrescerà progressivamente fino ad azzerarsi a 40mila euro. Questo incentivo mira a supportare i redditi medi. Il sostituto d'imposta applicherà automaticamente questi benefici, senza la necessità di specifiche richieste da parte dei contribuenti, gestendo i conguagli attraverso compensazioni tra debiti e crediti, semplificando la procedura per i lavoratori.
Le nuove limitazioni per i familiari a carico nella riforma fiscale 2025
Il comma 11 della normativa introduce modifiche sostanziali alle detrazioni per carichi di famiglia, ridefinendo i confini del welfare fiscale. La detrazione per figli è ora limitata alla fascia d'età 21-30 anni, a meno di disabilità, estendendosi anche a figli affiliati e figli del coniuge deceduto conviventi. Un cambiamento significativo riguarda gli altri familiari: la detrazione si applica ora solo agli ascendenti conviventi, escludendo definitivamente figure come generi, nuore, suoceri e fratelli. Dal 1° gennaio 2025, le detrazioni e deduzioni per oneri e spese riguarderanno unicamente gli ascendenti fiscalmente a carico.
Restrizioni per i cittadini extracomunitari e deroghe
Una delle disposizioni più dibattute riguarda i cittadini extracomunitari: le detrazioni per familiari a carico vengono negate ai contribuenti non cittadini italiani, UE o SEE per i familiari residenti all'estero. Questa limitazione si estende anche alle misure di welfare previste dall'articolo 51 del Tuir, ridefinendo l'accesso ai benefici fiscali su base territoriale e di cittadinanza. Esiste tuttavia una deroga importante: per i figli over-30 senza disabilità, continuano ad applicarsi le esclusioni dal reddito per le misure welfare aziendali e le detrazioni per spese sostenute, purché rispettino i requisiti reddituali dell'articolo 12 del Tuir, garantendo un minimo di tutela per specifiche situazioni.