Rinnovo CCNL 2022/24: le tematiche discusse nel nuovo confronto
Lavoro agile, formazione e contrattazione al centro del confronto tra ARAN e sindacati per il nuovo CCNL Istruzione e Ricerca, svoltosi ieri 28 maggio 2025.
Rinnovo CCNL Istruzione e Ricerca 2022/24 - Lavoro agile, formazione e contrattazione sono stati al centro del quarto incontro tra ARAN e sindacati, svoltosi il 28 maggio, per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2022-2024. I sindacati hanno ribadito la richiesta di più risorse per la valorizzazione del personale, con particolare attenzione al comparto scuola, avanzando proposte concrete su temi fondamentali per il futuro dell’organizzazione scolastica e accademica.
Lavoro agile: estensione e condizioni d’accesso
Il lavoro agile, regolamentato dalla legge 81/2017, è stato uno dei temi centrali della discussione. Il nuovo CCNL mira a definire chiaramente le modalità applicative di questa formula nel contesto scolastico, tenendo conto delle esigenze del personale amministrativo e tecnico, sia a tempo determinato che indeterminato. Sono esclusi dalla possibilità di accesso allo smart working i ruoli che richiedono presenza fisica o strumentazione non remotizzabile, ma ANIEF ha sollecitato l’inclusione anche dei lavoratori attualmente esclusi, attraverso la fornitura di dispositivi in comodato d’uso. L’obiettivo è garantire flessibilità, equilibrio vita-lavoro e pari opportunità nel lavoro a distanza.
la formazione nel nuovo CCNL: riconoscimento e valorizzazione del personale
La formazione del personale è stata oggetto di un confronto approfondito, con la richiesta di ANIEF di avviare un tavolo specifico per stabilire i criteri di valorizzazione delle figure di sistema e dei partecipanti alle attività formative. La proposta mira a garantire un riconoscimento tangibile a chi contribuisce al potenziamento delle competenze interne, sottolineando il ruolo strategico della formazione continua nel miglioramento del servizio scolastico. Questo approccio si inserisce nella più ampia richiesta di risorse per il personale scolastico, con lo scopo di incentivare il coinvolgimento attivo nei processi di aggiornamento professionale.
Rinnovo CCNL 2022/24: buoni pasto e tutele economiche per tutti i lavoratori
Tra le richieste economiche emerse durante l’incontro, spicca la proposta di introduzione dei buoni pasto per il personale del comparto scuola, analogamente a quanto già previsto per i lavoratori delle Funzioni Centrali in modalità smart working. ANIEF ha proposto un importo giornaliero pari a 13 euro, da estendere anche a docenti e personale ATA, nonché al personale universitario e degli enti di ricerca in lavoro agile. Tale misura, se approvata, rappresenterebbe un passo avanti verso la parificazione dei diritti tra diversi comparti della Pubblica Amministrazione e una maggiore equità economica tra i lavoratori, indipendentemente dalla modalità lavorativa adottata.
Contrattazione e ricerca: revisione degli ambiti e risorse ancora da definire
I sindacati hanno sollecitato una revisione degli ambiti della contrattazione, richiedendo che temi cruciali come mobilità del personale, assegnazione delle sedi di servizio, permessi per aggiornamento professionale e conferimento di incarichi al personale ATA rientrino pienamente nella contrattazione e non siano soggetti esclusivamente a norme. A livello nazionale, si è discusso della distribuzione delle posizioni economiche previste dall’articolo 79 del CCNL. Per quanto riguarda il settore della ricerca, ANIEF ha chiesto la quantificazione delle risorse residue, pari al 5% dell’incremento contrattuale del triennio 2019-2021, e la distinzione tra progressioni di livello e progressioni economiche, chiarendo le differenze tra gli articoli 53 e 54 del CCNL.
Inclusione del personale EPR e chiarezza informativa
Infine, è stata avanzata la richiesta di maggior trasparenza informativa: secondo ANIEF, le amministrazioni dovrebbero fornire la documentazione almeno cinque giorni prima delle riunioni, per consentire un confronto realmente efficace. È stato inoltre chiesto che il personale degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) sia incluso tra i beneficiari delle modalità di lavoro a distanza e che siano regolati contrattualmente i criteri di attuazione dell’articolo 15 del CCNL. Questo approccio mira a una gestione più inclusiva, che tenga conto della diversità operativa degli enti coinvolti e delle esigenze di tutto il personale.