Rinnovo CCNL scuola 2022/24: scontro Aran - sindacati, ecco le cifre degli aumenti proposti
Le trattative per il rinnovo del CCNL scuola 2022/24 sono ad un punto critico. Aumenti proposti, divario con l'inflazione e dei punti chiave del negoziato.
La trattativa per il rinnovo CCNL Scuola 2022/24 si preannuncia tortuosa e complessa. Tra le scarse risorse economiche lamentate dall'Aran e la richiesta di maggiori fondi da parte dei sindacati, si profila un nuovo stallo che rischia di penalizzare docenti e personale ATA.
Aumenti proposti e realtà salariale
Per il rinnovo del contratto del comparto Istruzione r Ricerca si prevedono aumenti medi lordi mensili di circa 140 euro. Nello specifico, si parla di 150 euro per i docenti, 130 euro per il personale ATA e fino a 211 euro per gli enti di ricerca. Tuttavia, queste cifre non sono ritenute sufficienti a colmare la perdita del potere d’acquisto accumulata negli anni, considerando che l'indennità di vacanza contrattuale copre già parte di questi importi.
Un inedito piano pluriennale
L'attuale scenario della contrattazione pubblica presenta una novità: la possibilità di chiudere tre rinnovi in tre anni. Con il contratto 2019-21 archiviato e quello 2022-24 in discussione, sono già state stanziate le risorse per il triennio 2025-27. Questo piano pluriennale prevede un aumento retributivo progressivo, ma introduce anche una nuova indennità di vacanza contrattuale a partire da aprile 2025.
Il divario tra stipendi e inflazione
Il nodo cruciale del negoziato è il divario tra l'aumento salariale proposto, vicino al 6%, e l'inflazione cumulata, che dal 2021 sfiora il 18%. I sindacati denunciano una "coperta corta", che lascia gli stipendi reali di docenti e ATA indietro di circa 12-13 punti percentuali. Questa erosione del potere d'acquisto colpisce un settore già penalizzato da retribuzioni storicamente basse rispetto ad altre aree della Pubblica Amministrazione.
I punti aperti del negoziato sul rinnovo CCNL scuola 2022/24
Oltre all'aspetto economico, la trattativa affronta altre questioni fondamentali. I sindacati chiedono l'introduzione dei buoni pasto, la valorizzazione dei coordinatori di classe e maggiore trasparenza sui fondi per il miglioramento dell'offerta formativa. Un altro punto chiave è la mobilità del personale, che si vorrebbe riportare alla contrattazione per tutelare il diritto alla famiglia e superare i vincoli attuali.
In sintesi...
Il rinnovo del contratto scuola si muove tra promesse di aumenti e la dura realtà di un'inflazione galoppante. La trattativa è in bilico: si cerca una soluzione per evitare che questa diventi un'altra occasione mancata per valorizzare il personale scolastico e dare stabilità al settore.