Rinnovo contratto scuola: Barbacci (Cisl) chiede la firma subito

Ivana Barbacci, leader Cisl Scuola, sollecita la chiusura del negoziato per il triennio 2022-24, distinguendo l'accordo dal consenso politico.

01 ottobre 2025 09:22
Rinnovo contratto scuola: Barbacci (Cisl) chiede la firma subito - Ivana Barbacci Segretaria Generale CISL Scuola
Ivana Barbacci Segretaria Generale CISL Scuola
Condividi

Il rinnovo contratto scuola 2022-2024 è ancora fermo. Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, preme per una firma immediata, sottolineando che l'accordo è un atto sindacale e non un appoggio al governo. L'obiettivo è dare certezze economiche al personale e avviare subito le trattative per il futuro, superando i ritardi diventati ormai una costante nel settore pubblico.

Anomalia strutturale e ritardi ricorrenti

Il ritardo nella firma del contratto nazionale è definito una vera e propria anomalia strutturale, influenzata dalle vicende politiche ed economiche. La segretaria Barbacci ha ricordato precedenti slittamenti significativi. Il CCNL 2016/18 fu siglato solo nel 2018, mentre per il 2019/21 si è atteso fino a gennaio 2024. Quest'ultimo rinnovo ha portato aumenti medi di 123,35 euro per i docenti e 88,70 euro per il personale ATA. Questa situazione di incertezza ciclica penalizza l'intero personale scolastico, che attende risposte concrete e tempestive.

Le cifre del rinnovo e l'impatto dell'inflazione

Per il triennio 2022/24, le stime indicano un beneficio medio di 142,06 euro, pari a un incremento del 6% sulle retribuzioni attuali. A questa cifra si aggiungerebbero arretrati pro capite di circa 1.600 euro. Tuttavia, questi aumenti retributivi faticano a compensare l'erosione del potere d'acquisto causata dai picchi inflattivi. Sebbene l'inflazione sia scesa, il divario accumulato resta notevole. A parziale sostegno interviene la riduzione del cuneo fiscale, che garantisce un beneficio aggiuntivo stimato tra 80 e 100 euro mensili.

La strategia sindacale per il futuro

Secondo la Cisl Scuola, non ci sono ragioni valide per posticipare ulteriormente la firma. L'urgenza è chiudere la partita attuale per aprire immediatamente il tavolo negoziale per il triennio 2025-2027. L'obiettivo a lungo termine è avviare un percorso di allineamento con le retribuzioni medie europee. Barbacci ha criticato le posizioni di chi rifiuta l'accordo avanzando richieste irrealistiche. La contrattazione collettiva è il cuore dell'azione sindacale e deve essere distinta dal consenso politico, per rafforzare la rappresentanza sindacale autonoma.