Roccella al Senato sulla violenza di genere: 'Famiglia centrale per contrastarla'

L'intervento della ministra Roccella sulla violenza di genere: la centralità della famiglia, le nuove leggi e le misure di prevenzione per i giovani.

31 luglio 2025 17:50
Roccella al Senato sulla violenza di genere: 'Famiglia centrale per contrastarla' - Eugenia Roccella
Eugenia Roccella
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La ministra Eugenia Roccella, in un'informativa al Senato, sottolinea il ruolo insostituibile della famiglia nell'educazione contro la violenza di genere. La strategia governativa punta a rafforzare la responsabilità genitoriale e a introdurre misure di prevenzione specifiche per proteggere i minori e contrastare il fenomeno dei femminicidi.

La nuova legge sul femminicidio e la violenza di genere

L'approvazione unanime del disegno di legge che introduce il reato di femminicidio rappresenta, secondo la ministra Roccella, un passo strategico fondamentale. La sua tipizzazione non implica una maggiore gravità rispetto all'omicidio di un uomo, ma serve a identificare i connotati specifici del delitto. Si parla di femminicidio quando una donna viene uccisa in quanto tale, per aver esercitato una libertà o aver espresso un rifiuto. La definizione giuridica è quindi il primo strumento per un contrasto mirato. I dati, sebbene inferiori a quelli di altri Paesi europei come la Svezia, mostrano un'urgenza crescente anche in Italia, dove si registra comunque una violenza superiore in contesti che hanno già da tempo programmi di educazione affettiva.

La crisi educativa e il ruolo genitoriale

Alla base dell'emergenza giovanile, il governo individua una profonda crisi educativa. La ministra ha chiarito che la scuola non può assumere un ruolo sostitutivo rispetto alla famiglia, che va invece sostenuta e potenziata. Le relazioni affettive primarie, infatti, sono decisive per costruire la personalità e la fiducia dei futuri adulti. La responsabilità genitoriale è la chiave per formare figli consapevoli e responsabili. Per questo, il Piano Famiglia ha stanziato fondi significativi (28 milioni per il 2024 e 32 per il 2025) per i centri per la famiglia, concepiti come punti di riferimento per supportare i genitori, anche attraverso l'alfabetizzazione digitale e l'uso del parental control.

Misure di prevenzione e protezione digitale

Il Decreto Caivano ha introdotto importanti novità per la tutela dei minori. Tra queste, l'obbligo di pre-installare applicazioni di controllo parentale sui nuovi dispositivi e l'adozione di sistemi per la verifica dell'età nell'accesso a siti pornografici. Le nuove norme estendono inoltre le misure di prevenzione, come l'ammonimento, anche agli infra-quattordicenni. Per gli autori di reato minorenni è prevista una riduzione dei permessi premio, mentre le vittime di violenza che hanno compiuto 14 anni potranno accedere ai centri antiviolenza senza l'autorizzazione dei genitori. Queste azioni si inseriscono in un quadro più ampio che affronta la "questione giovanile", aggravata da crisi demografica e iperconnessione digitale.

L'approccio del governo per combattere la violenza di genere

L'approccio del governo per combattere la violenza di genere tra i giovani si fonda su un rafforzamento del ruolo educativo e sul sostegno alle famiglie. Attraverso nuove norme, finanziamenti mirati e strumenti di prevenzione digitale, si punta a creare una rete di protezione che parta dalla responsabilità genitoriale per formare adulti consapevoli e rispettosi.

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