Rottamazione Quinquies: spinge la Lega ma il MEF frena, chi può beneficiarne?
La Rottamazione Quinquies tra proposte di ampliamento della Lega e i paletti del Ministero dell'Economia. Analisi delle novità e dei beneficiari.
La Rottamazione Quinquies torna al centro del dibattito politico. La Lega spinge per un ampliamento della platea e condizioni migliorative, scontrandosi con le opposizioni interne alla maggioranza e i rigidi paletti del MEF. Sul tavolo la definizione agevolata dei debiti fino al 2023, ma restano forti dubbi sulla sostenibilità finanziaria e sui beneficiari effettivi.
Rottamazione Quinquies: le proposte della Lega
La Lega sta avanzando proposte emendative significative per estendere i confini della Rottamazione Quinquies, cercando di includere categorie di contribuenti precedentemente escluse dalle sanatorie fiscali. L'obiettivo principale del Carroccio è allargare la platea dei beneficiari includendo anche soggetti con debiti derivanti da accertamenti per dichiarazioni fiscali giudicate infedeli, purché la dichiarazione sia stata comunque presentata. Tra le richieste spiccano inoltre la possibilità di rientro per i decaduti dalle precedenti definizioni agevolate e l'introduzione di una maggiore tolleranza, permettendo fino a otto rate non pagate prima di perdere il beneficio.
Queste modifiche mirano a offrire un'ancora di salvezza a imprese e famiglie che, pur avendo tentato di regolarizzare la propria posizione, si trovano ancora in difficoltà a causa della congiuntura economica o di errori passati. Inoltre, la Lega insiste per finestre temporali di adesione più ampie, così da massimizzare il numero di soggetti che possono accedere alla regolarizzazione, e propone rate di importo fisso per una migliore pianificazione finanziaria.
I paletti del Ministero e le tensioni nella maggioranza
Nonostante le pressioni politiche per un allargamento, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sotto la guida di Giancarlo Giorgetti, mantiene una linea di estrema prudenza sulla sostenibilità dell'operazione. Il MEF ha ribadito con fermezza che qualsiasi estensione della definizione agevolata comporterà un obbligo stringente di copertura finanziaria immediata, per non compromettere gli equilibri di finanza pubblica e il rispetto dei parametri europei.
Questa posizione riflette la necessità di bilanciare il supporto ai contribuenti in difficoltà con la salvaguardia dei conti dello Stato, un tema cruciale nel dialogo costante con le istituzioni dell'Unione Europea. Anche all'interno della maggioranza emergono posizioni differenziate, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che, pur valutando la misura, sottolineano la necessità di privilegiare la riforma dell'Irpef e garantire equità fiscale. Il confronto interno verte dunque sull'opportunità di utilizzare le risorse disponibili per una sanatoria piuttosto che per interventi strutturali di riduzione della pressione fiscale, come la revisione delle aliquote Irpef.
Beneficiari, esclusioni e scenari futuri
L'attuale architettura della Rottamazione Quinquies, così come discussa, si rivolgerebbe ai contribuenti con debiti maturati fino al 31 dicembre 2023 che hanno regolarmente presentato le dichiarazioni dei redditi. I beneficiari otterrebbero l'azzeramento di sanzioni e interessi di mora, potendo dilazionare il solo capitale dovuto in un lungo periodo, che secondo alcune bozze potrebbe arrivare a 54 rate bimestrali in nove anni. Restano nettamente esclusi dalla sanatoria i cosiddetti grandi evasori seriali e, soprattutto, coloro che non hanno mai presentato alcuna dichiarazione fiscale, delineando un perimetro selettivo per l'accesso ai benefici.
L'iter parlamentare è ancora aperto e il dibattito è acceso, con la possibilità di ulteriori modifiche in sede di approvazione, sempre che vengano reperite le coperture finanziarie necessarie. L'impatto atteso sui contribuenti resta significativo, poiché la misura potrebbe alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e le imprese, consentendo di pianificare in modo più sostenibile gli adempimenti fiscali di lungo periodo.