Sabato lavorativo personale scolatico all'estero: arriva il no della Uil Scuola RUA

La Uil Scuola Rua dice no al sabato lavorativo per il personale scolastico all'estero. Il sindacato chiede all'ARAN di ritirare la proposta contrattuale.

29 settembre 2025 12:56
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UIL SCUOLA RUA
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La Uil Scuola Rua si oppone fermamente all'ipotesi di introdurre il sabato lavorativo per il personale scolastico all'estero. La richiesta, presentata all'ARAN, è quella di ritirare la proposta contenuta nella bozza del nuovo contratto, al fine di evitare disparità di trattamento e mantenere un'organizzazione del lavoro coerente con il resto del personale delle sedi diplomatiche.

La posizione della Uil Scuola Rua

La Uil Scuola Rua, attraverso il suo responsabile Esteri Angelo Luongo, ha espresso una netta contrarietà all'introduzione del sabato lavorativo. Questa posizione è stata chiaramente manifestata durante l'incontro con l'ARAN lo scorso 24 settembre. Il sindacato chiede il ritiro della proposta, considerandola un passo indietro rispetto alla normativa vigente. Attualmente, il personale scolastico all'estero segue lo stesso orario delle sedi diplomatiche, che non prevede attività lavorative il sabato. Questa uniformità garantisce coerenza e parità di trattamento tra tutti i dipendenti in servizio fuori dall'Italia. La richiesta del sindacato mira a preservare questo equilibrio, evitando modifiche che potrebbero generare malcontento e complicazioni gestionali. La coesione del personale è un elemento fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche all'estero.

Le ragioni del dissenso

Dal 2017, il Ministero degli Affari Esteri ha uniformato l'orario di lavoro per tutto il personale, includendo quello scolastico. L'introduzione del sabato lavorativo creerebbe una palese disparità di trattamento rispetto ai colleghi delle ambasciate e dei consolati. Secondo Angelo Luongo, questa modifica non comporterebbe alcun vantaggio concreto. Al contrario, andrebbe a complicare l'organizzazione delle ferie e dei rientri in Italia durante i fine settimana. Si verrebbe a creare una distinzione ingiustificata all'interno dello stesso contesto lavorativo, minando il principio di equità. Il personale scolastico si troverebbe in una posizione svantaggiata senza reali motivazioni operative. Mantenere l'attuale assetto è essenziale per garantire serenità e parità di condizioni a chi lavora per la promozione della cultura italiana nel mondo.

Mantenere coerenza organizzativa

La richiesta della Uil Scuola Rua è finalizzata a salvaguardare la coerenza e l'omogeneità nell'organizzazione del lavoro all'estero. Modificare l'orario solo per il personale scolastico andrebbe a rompere un equilibrio consolidato negli anni. Le scuole italiane all'estero operano in stretta connessione con le rappresentanze diplomatiche. È quindi logico e funzionale che ne seguano il medesimo calendario lavorativo. L'introduzione del sabato lavorativo rappresenterebbe un'anomalia difficilmente giustificabile. Il sindacato insiste sulla necessità di un approccio unitario che valorizzi il lavoro di tutti i dipendenti pubblici all'estero. La coerenza normativa non è solo una questione formale, ma un presupposto per un ambiente di lavoro equo e produttivo per il personale.