San Francesco: dal 2026 diventa festa nazionale il 4 ottobre

Il 4 ottobre diventa festa nazionale per San Francesco dal 2026 scuole: uffici e lavoratori osserveranno la nuova ricorrenza

02 ottobre 2025 14:51
San Francesco: dal 2026 diventa festa nazionale il 4 ottobre - San Francesco D'Assisi
San Francesco D'Assisi
Condividi

Il Parlamento ha approvato definitivamente il 4 ottobre come festa nazionale in onore di San Francesco d’Assisi. Dal 2026 scuole, uffici pubblici e lavoratori dovranno osservare la nuova ricorrenza, che celebra valori condivisi e rafforza l’identità nazionale.

Festa nazionale dedicata a San Francesco

Il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale, giorno in cui si celebra San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. La scelta della data assume particolare rilievo in vista del 2026, anno in cui ricorrerà l’ottavo centenario della morte del Santo. La legge segna il ritorno di una celebrazione ufficiale dopo cinquant’anni, colmando un vuoto storico nel calendario civile italiano. La giornata celebrativa vuole essere un momento di riflessione sui valori francescani, come la solidarietà, la pace e il rispetto per la natura, oggi particolarmente significativi in un contesto sociale e culturale in continua evoluzione.

Apprezzamento del Governo e sostegno trasversale

La premier Giorgia Meloni ha commentato l’approvazione con soddisfazione: “Accolgo con gioia l’approvazione definitiva in Senato della proposta di legge che reintroduce dopo 50 anni il 4 ottobre come festa nazionale”. Il provvedimento ha ricevuto un sostegno bipartisan e pressoché unanime, evidenziando l’unità politica attorno a una figura simbolo dell’identità nazionale. La decisione è stata accompagnata dall’appello di Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario, che ha sottolineato il valore culturale e sociale della ricorrenza. San Francesco viene ricordato come Santo amato da tutto il popolo italiano, la cui figura ispira riflessione etica e impegno civile, rendendo la festa nazionale un momento di coesione e partecipazione collettiva.

Implicazioni pratiche per cittadini e lavoratori

L’introduzione del 4 ottobre come nuovo giorno festivo comporta conseguenze dirette sul mondo del lavoro e sugli uffici pubblici. Le istituzioni e i dipendenti dovranno osservare gli orari festivi, con divieto di svolgere determinati atti giuridici e corresponsione di maggiorazioni retributive per chi presta servizio in tale giornata. La festività si aggiunge ai dodici giorni già presenti nel calendario nazionale, escludendo le domeniche, equiparando il 4 ottobre alle altre ricorrenze civili e religiose riconosciute dall’ordinamento. L’iniziativa rappresenta anche un’occasione di riflessione e promozione dei valori condivisi, con particolare attenzione al ruolo educativo delle scuole e degli enti pubblici nel trasmettere ai cittadini i principi di pace, solidarietà e rispetto universale.