Sciopero 12 dicembre: stop a scuola e trasporti, le richieste Cgil

La mobilitazione nazionale coinvolge istruzione e servizi: le motivazioni dello sciopero 12 dicembre per salari, pensioni e sanità pubblica.

05 dicembre 2025 15:00
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La Cgil ha confermato ufficialmente lo sciopero 12 dicembre, una mobilitazione generale che coinvolgerà l'Italia intera per l'intera giornata lavorativa. Al centro della protesta vi sono le richieste per l'aumento di salari e pensioni, considerate urgenti per fronteggiare il costo della vita. Anche il settore dell'istruzione sarà coinvolto, con possibili disagi a scuola e riduzioni dei servizi essenziali per gli studenti.

Disagi previsti a scuola per lo sciopero 12 dicembre

L'agitazione sindacale promette di avere un impatto significativo sui servizi pubblici, con un focus particolare sul mondo dell'istruzione e dei trasporti.

È concreta la possibilità che le lezioni a rischio o la riduzione dell'orario scolastico costringano le famiglie a riorganizzare la propria giornata.

Per comprendere l'effettiva portata dello stop, è fondamentale consultare le comunicazioni ufficiali diffuse dai singoli istituti comprensivi e superiori.

Il sindacato punta a ottenere maggiori risorse per garantire la continuità didattica e stabilizzare il personale precario che opera nelle scuole.

Le rivendicazioni della Cgil su salari e precarietà

Le motivazioni alla base della protesta riguardano una critica strutturale all'attuale gestione delle risorse pubbliche e alla manovra di bilancio 2026.

La mobilitazione mira a difendere il valore del contratto nazionale, opponendosi a forme di dumping contrattuale e accordi al ribasso.

Di seguito i punti principali della piattaforma rivendicativa presentata dalla Cgil:

  • Potere d'acquisto: richiesta di aumenti significativi per salari e pensioni per recuperare l'inflazione reale.

  • Fisco equo: attuazione di una vera riforma fiscale che ridistribuisca il carico contributivo in modo giusto.

  • Stop alla precarietà: interventi decisi per stabilizzare i lavoratori, specialmente nei settori della conoscenza.

  • Servizi pubblici: incremento degli investimenti in sanità e istruzione, dicendo no al riarmo e alle spese militari.

  • Pensioni: blocco dell'innalzamento dell'età pensionabile per favorire il ricambio generazionale.

  • Valorizzazione professionale: aumento dei fondi per il salario accessorio per riconoscere competenze e responsabilità.

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