Sciopero 3 ottobre: arriva la contestazione della Commissione di Garanzia contro i sindacati

La Commissione di Garanzia contesta lo sciopero del 3 ottobre per violazione del preavviso. I sindacati, Unicobas in testa, difendono la legittimità.

A cura di Scuolalink Scuolalink
26 ottobre 2025 08:00
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Lo sciopero del 3 ottobre accende lo scontro. La Commissione di Garanzia ha avviato un procedimento per presunta irregolarità, contestando la violazione dell'obbligo di preavviso (Legge 146/90). Mentre il ministro Salvini esprime soddisfazione, i sindacati replicano duramente. Unicobas difende la protesta, citando la difesa dell'ordine costituzionale dopo eventi internazionali.

La contestazione della Commissione di Garanzia

La Commissione di Garanzia ha sollevato dubbi formali sulla regolarità dello sciopero nazionale indetto il 3 ottobre da un ampio fronte sindacale (Cgil, Usb, Cub, Sgb, Cobas e CIB Unicobas). L'autorità garante, già il 2 ottobre, aveva comunicato l'avvio di un procedimento, evidenziando una potenziale violazione della Legge 146/90. Questa normativa cruciale regola l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, imponendo un obbligo legale di preavviso per minimizzare i disagi ai cittadini. La Commissione ha specificato che l'eccezione prevista dalla legge, ovvero l'astensione immediata "in difesa dell’ordine costituzionale", non sembrava applicabile al caso specifico. La presa di posizione ha innescato immediate reazioni politiche. Il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso "soddisfazione" per l'intervento.

Lo sciopero 3 ottobre e la difesa di Unicobas

Il segretario generale di Unicobas, Stefano d’Errico, ha contestato l'azione del Garante, denunciando una confusione tra soggetti sindacali: l'autorità avrebbe scambiato l'Unicobas Scuola e Università (un sindacato distinto) con la Confederazione CIB Unicobas, vera promotrice dello sciopero generale. D'Errico ha poi rivendicato la piena legittimità della protesta, collegandola a "gravi eventi lesivi". Il riferimento è a fatti del 1° ottobre, definiti "un’aggressione armata illegittima in acque internazionali" contro imbarcazioni civili (diciotto italiane). Per Unicobas, ciò ha reso necessaria la mobilitazione "a difesa dell’ordine costituzionale", citando gli articoli 1, 2, 10 e 11 della Costituzione.

Le reazioni politiche e i dati sull'adesione

Alla "soddisfazione" del ministro Salvini ha replicato con ironia il leader della Cgil, Maurizio Landini. Quest'ultimo ha sottolineato che l'avvio di un procedimento è un atto amministrativo previsto dalla legge in caso di presunte violazioni, non una sentenza definitiva. "Stupisce l'euforia del Ministro", ha commentato Landini, accusandolo di confondere l'avvio di un processo con l'esito finale. La CIB Unicobas ha rincarato la dose, parlando di atto "giuridicamente errato". Nel frattempo, la protesta del 3 ottobre ha registrato dati di adesione significativi nel settore della scuola, con una partecipazione vicina al 10% (dati ufficiali). Un dato inferiore a quello del 22 settembre (oltre l'11%), mobilitazione che però non includeva la Cgil.

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