Sciopero Cgil: la protesta dei docenti e i rischi per i test Indire

La mobilitazione sindacale coincide con l'esame di sostegno. Gli insegnanti chiedono un cambio data allo sciopero Cgil per evitare il caos.

21 novembre 2025 07:30
Sciopero Cgil: la protesta dei docenti e i rischi per i test Indire - Sciopero nazionale
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L'annuncio della mobilitazione prevista per venerdì 12 dicembre ha sollevato un'ondata di preoccupazione nel mondo scolastico. Al centro delle polemiche vi è lo sciopero Cgil, la cui calendarizzazione rischia di penalizzare pesantemente una specifica categoria di lavoratori. I docenti impegnati nei corsi Indire sostegno, infatti, si trovano a dover gestire una coincidenza temporale critica con il test intermedio fissato per il giorno successivo. Una sovrapposizione che ha spinto molti a chiedere una revisione immediata delle date.

Le ragioni del dissenso contro lo sciopero Cgil

Dimenticate le narrazioni sulla "rivolta sociale" generica; in questo specifico caso, la protesta nasce dal basso e ha motivazioni squisitamente pratiche. La decisione del sindacato guidato da Maurizio Landini di indire uno sciopero generale proprio a ridosso del fine settimana ha messo in allarme centinaia di insegnanti. Questi professionisti, attualmente iscritti ai percorsi di specializzazione sul sostegno, vedono minacciato il loro diritto alla formazione. La critica principale mossa alla confederazione non riguarda i temi della rivendicazione, bensì la scelta di una tempistica che ignora le esigenze di chi deve affrontare una prova d'esame decisiva per la propria stabilizzazione professionale e il futuro lavorativo.

L'incubo logistico per i corsisti Indire

La preoccupazione tangibile riguarda l'impatto devastante che l'agitazione potrebbe avere sulla mobilità. Con il test intermedio fissato per il 13 dicembre, molti docenti devono necessariamente mettersi in viaggio il giorno precedente, ovvero proprio durante lo sciopero dei trasporti collegato alla protesta. Quello che dovrebbe essere un momento di verifica delle competenze rischia così di trasformarsi in un'odissea. I disagi annunciati per treni e mezzi pubblici minacciano di impedire il raggiungimento delle sedi d'esame, vanificando mesi di studio e sacrifici. Per chi frequenta i corsi di formazione, spesso pendolare e precario, la garanzia di poter sostenere il test di valutazione è prioritaria rispetto a qualsiasi altra dinamica sindacale.

La richiesta formale di revoca a Landini

Di fronte a questo scenario, gli insegnanti hanno deciso di passare all'azione diretta, evitando intermediari. Armati di carta e penna, hanno inviato una richiesta formale e accorata direttamente al leader della Cgil. L'appello è netto: revocare l'agitazione o, quantomeno, posticipare la data dello sciopero per non danneggiare i lavoratori della scuola. Nella missiva si sottolinea come la tutela dei diritti non debba trasformarsi in un ostacolo per chi sta cercando di migliorare la propria posizione attraverso la specializzazione didattica. La speranza dei docenti è che prevalga il buon senso e che l'appuntamento con il test Indire possa svolgersi in un clima di serenità, senza l'incubo di restare bloccati in stazione.

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