Scuola, 3 anni di Governo Meloni: 413 euro ai docenti e tante riforme
Scuola e Governo: ecco cosa è cambiato in tre anni. Dagli stipendi docenti alle nuove figure del tutor, passando per il PNRR e il Made in Italy.


Il bilancio dei primi tre anni di Governo Meloni per la scuola italiana delinea un quadro di profonde riforme e aumenti stipendiali per docenti. La previsione economica parla di 413 euro mensili in più entro il 2027, somma di rinnovi contrattuali (2019-2021, 2022-2024, 2025-2027). Parallelamente, il Ministero ha attuato un piano in dieci punti che tocca PNRR, didattica e nuove figure professionali.
Nuove figure didattiche e regole per gli studenti
L'esecutivo ha introdotto cambiamenti significativi nella didattica quotidiana e nella vita scolastica. Una delle novità più discusse, finanziata tramite il PNRR, è l'istituzione delle figure del docente tutor e dell'orientatore. Queste nuove professionalità sono state pensate per personalizzare l'offerta didattica, agendo come punto di riferimento per gli studenti e le loro famiglie. Il loro compito è supportare i ragazzi nelle loro scelte future, sia accademiche che professionali, in un'ottica di orientamento permanente.
L'obiettivo dichiarato di questa misura è anche quello di contrastare la dispersione scolastica, un fenomeno ancora critico in alcune aree del Paese. Parallelamente, si è intervenuti sul fronte della disciplina. Sono state aggiornate le linee guida per l'educazione civica, rafforzandone l'insegnamento. È stato inoltre introdotto un divieto stringente sull'uso dei cellulari e altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione, salvo usi didattici autorizzati. È stato inoltre ripristinato il peso del voto in condotta: ora contribuisce alla media e, in casi di particolare gravità, può determinare la bocciatura. Per comportamenti scorretti, le sospensioni possono essere commutate in attività solidali obbligatorie o sanzioni pecuniarie.
Riforme della scuola, dal Made in Italy al Piano Mattei
Sul piano strutturale, il Governo ha avviato la riforma della formazione tecnico-professionale. Questa riforma istituisce la nuova filiera del 4+2, un percorso che consente agli studenti di accedere più rapidamente agli ITS Academy (Istituti Tecnici Superiori) o direttamente al mercato del lavoro con un titolo professionale riconosciuto. A questo si aggiunge la creazione del Liceo Made in Italy, un indirizzo di studi specifico pensato per valorizzare le eccellenze produttive e il patrimonio culturale italiano, rafforzando il legame tra istruzione e imprenditoria locale e nazionale.
Si è agito anche sul personale scolastico, con il rinnovo contrattuale che ha portato incrementi medi (come la previsione dei 413 euro citata) e l'avvio di nuove procedure di reclutamento più snelle per docenti e dirigenti, affiancate da un piano welfare dedicato con agevolazioni per i dipendenti. È stato inoltre rafforzato il sostegno alle scuole paritarie, ora equiparate alle pubbliche per l'accesso ai fondi PNRR, intensificando contestualmente la vigilanza sui cosiddetti "diplomifici" per garantire legalità e trasparenza. Infine, attraverso il Piano Mattei, si sono rafforzati i legami educativi e formativi con Paesi partner, in particolare Etiopia, Egitto e Tunisia.
PNRR, digitalizzazione e aggiornamenti normativi
L'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un asse portante degli interventi. Il Governo ha finora rispettato i target europei, indirizzando ingenti investimenti verso la creazione di nuovi asili nido, la costruzione di nuove scuole, la riqualificazione di quelle esistenti, e la realizzazione di mense e palestre. Un focus particolare è stato dato al potenziamento degli ITS Academy. Secondo i dati ministeriali, circa il 31% delle risorse totali destinate alla scuola è stato già speso. Parallelamente, si è lavorato molto sulla semplificazione amministrativa e la digitalizzazione.
È stata introdotta la Piattaforma Unica per famiglie e studenti, che funge da sportello digitale unificato. È stata migliorata l'integrazione con SPID e CIE per l'accesso ai servizi e sono stati forniti strumenti digitali per la gestione interna delle segreterie scolastiche. Tra le novità normative più recenti, figurano le Nuove Indicazioni Nazionali per il Primo Ciclo di istruzione, la riforma della Maturità (che introduce la bocciatura in caso di "scena muta" all'orale) e l'adozione delle prime linee guida sull'Intelligenza Artificiale per un uso etico e didattico della tecnologia.