Scuola di ieri e di oggi: confronto tra mito e realtà

La scuola del passato era davvero migliore? Un'analisi tra miti, dati e realtà per comprendere cosa è cambiato e cosa è rimasto immutato nel tempo.

06 agosto 2025 13:27
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Scuola di ieri e di oggi
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Frasi come “una volta la scuola era meglio” continuano a circolare con insistenza: nei salotti di casa, sulle piattaforme social e persino nel dibattito politico. È un’opinione che affonda le radici in una certa memoria collettiva, secondo cui il passato scolastico italiano rappresentava un’età dell’oro fatta di disciplina, insegnamenti solidi e risultati migliori. Ma questa visione regge davvero alla prova dei fatti? O si tratta, piuttosto, di un racconto distorto da idealizzazioni e semplificazioni?

Il mito della scuola severa

Nell’immaginario collettivo, la scuola del passato era un’istituzione inflessibile, centrata sull’autorità dell’insegnante, il rispetto rigoroso delle regole e l’importanza attribuita alla conoscenza trasmessa in modo verticale. Si contrappone, spesso con tono critico, all’immagine attuale di una scuola considerata troppo accondiscendente, più attenta all’inclusione che alla selezione, e colpevole di aver abbassato l’asticella.

Eppure, numerosi studi – e voci autorevoli come quella del docente e saggista Roberto Contessi – ci invitano a ridimensionare questa narrazione nostalgica. La scuola italiana, spiega Contessi in un intervento sul Corriere della Sera, non ha mai vissuto una vera rivoluzione educativa. Metodi come la lezione frontale, le interrogazioni e i compiti a casa restano la norma nella maggior parte delle aule. Le innovazioni didattiche auspicate dai ministeri si sono spesso fermate sulla carta, senza incidere davvero nella quotidianità scolastica.

Una narrazione che distorce il presente

Ma perché questa retorica della “scuola migliore di una volta” continua ad avere tanto successo? In parte, perché offre una risposta semplice a problemi complessi. Di fronte alle difficoltà del presente – la perdita di autorevolezza degli insegnanti, il calo motivazionale degli studenti, la crisi di contenuti – è più facile attribuire le colpe alle riforme, accusate di aver indebolito il sistema.

Secondo Contessi, però, questo racconto non descrive la realtà ma serve piuttosto da alibi: è una strategia per spostare le responsabilità, per evitare di interrogarsi su scelte educative e culturali più profonde. Il vero problema non è tanto la scuola “troppo moderna”, quanto la distanza tra le intenzioni riformatrici e le pratiche effettive.

La scuola del passato escludeva di più

Un altro elemento spesso trascurato è l’accessibilità del sistema scolastico di ieri. Se da un lato garantiva l’eccellenza a una ristretta élite, dall’altro lasciava indietro molti studenti, soprattutto quelli provenienti da contesti familiari e culturali più fragili. Le statistiche lo dimostrano: molti adulti formatisi negli anni Sessanta e Settanta – quelli che oggi idealizzano quella scuola – possiedono competenze di base limitate, segno che l’istruzione di allora non era realmente per tutti.

La scuola contemporanea, pur con tutte le sue difficoltà, cerca invece di rispondere a una sfida nuova: promuovere l’inclusione, sostenere chi è in difficoltà e offrire a ciascuno opportunità di crescita. È un compito complesso, che comporta inevitabili fatiche, ma che parte da una maggiore consapevolezza delle disuguaglianze sociali che la scuola, oggi più di ieri, è chiamata a contrastare.

Guardare oltre il mito

Ogni epoca ha i suoi pregi e difetti, anche in campo educativo. Idealizzare il passato non aiuta a risolvere i problemi del presente, né a costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Spesso, ciò che oggi sembra un’involuzione è in realtà il frutto di dinamiche più antiche e mai realmente affrontate.

Per migliorare davvero la scuola serve uno sguardo lucido, capace di andare oltre le semplificazioni e le nostalgie. Occorre riconoscere la complessità del sistema educativo e investire in cambiamenti reali, non solo annunciati. Solo così sarà possibile offrire agli studenti di oggi – e di domani – un’istruzione capace di rispondere alle sfide del nostro tempo.

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