Scuola e salute: nuove norme per prevenire l’obesità infantile
Nuova legge contro l’obesità infantile: scuole protagoniste nella promozione di sani stili di vita, educazione alimentare e inclusione.


Il 24 ottobre 2025 entra ufficialmente in vigore la legge n. 149 del 3 ottobre, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 ottobre. Si tratta di un intervento normativo di grande rilevanza, che riconosce l’obesità come malattia cronica, progressiva e soggetta a recidive, e che introduce un piano nazionale strutturato per prevenirla e curarla. Con fondi pubblici in crescita graduale, il testo coinvolge diversi settori, dalla sanità all’informazione, fino all’istruzione. Le scuole, in particolare, diventano protagoniste attive di un cambiamento culturale necessario e urgente.
La scuola al centro della prevenzione
La nuova normativa affida alle scuole di ogni ordine e grado un ruolo centrale nella promozione di stili di vita sani tra i più giovani. L’obiettivo è prevenire l’insorgenza dell’obesità attraverso educazione, movimento e consapevolezza. Ogni istituto potrà attuare le misure previste rispettando la propria autonomia organizzativa, con la possibilità di integrare le attività nelle ore scolastiche o nei progetti extracurricolari.
Le azioni principali da attivare includono:
Attività didattiche e laboratoriali incentrate sull’educazione alimentare, con focus su nutrizione equilibrata, lettura delle etichette e origine dei cibi;
Percorsi motori personalizzati, pensati per migliorare le abitudini fisiche degli studenti, anche attraverso il gioco e lo sport;
Campagne di sensibilizzazione rivolte a studenti, insegnanti e genitori, per promuovere il legame tra alimentazione sana, attività fisica e benessere psicofisico;
Iniziative extra-scolastiche come tornei sportivi, giornate a tema e laboratori esperienziali, con l’obiettivo di favorire una partecipazione attiva e spontanea.
Le scuole riceveranno linee guida nazionali, ma potranno declinare i progetti in base alle proprie esigenze locali e alle caratteristiche demografiche del territorio.
Educazione, sport e inclusione per tutti
Oltre alla prevenzione, la legge interviene in modo deciso sul fronte dell’inclusione scolastica e sociale. Gli studenti con obesità, spesso soggetti a fenomeni di isolamento, verranno supportati attraverso programmi pensati per abbattere ogni barriera fisica e culturale.
Le misure dedicate includono:
Accesso garantito alle attività sportive, con eventuali adattamenti per favorire la partecipazione;
Formazione specifica per il personale scolastico, con l’obiettivo di riconoscere e contrastare atteggiamenti discriminatori o stigmatizzanti;
Progetti di educazione emotiva, volti a rafforzare l’autostima e il senso di appartenenza degli alunni più vulnerabili;
Coinvolgimento attivo delle famiglie, che verranno informate e accompagnate nella gestione quotidiana dell’alimentazione e del tempo libero dei figli.
Questa parte del piano punta a creare un ambiente scolastico accogliente, motivante e libero da pregiudizi, dove ogni studente possa sentirsi valorizzato e parte integrante della comunità.
Un piano nazionale con monitoraggio continuo
La legge n. 149 non si limita a definire azioni operative, ma istituisce anche un sistema di monitoraggio e valutazione costante, fondamentale per assicurare l’efficacia degli interventi. Viene infatti istituito l’Osservatorio per lo studio dell’obesità (OSO), con funzioni di controllo, raccolta dati e proposta.
L’OSO si occuperà di:
Monitorare l’attuazione delle politiche regionali, confrontando i risultati sul territorio;
Analizzare dati epidemiologici, socio-economici e scolastici per individuare le aree più a rischio;
Valutare gli effetti degli interventi a breve, medio e lungo termine;
Fornire indicazioni operative ai decisori politici, agli enti locali e alle scuole.
Parallelamente, il governo attiverà campagne informative nazionali con il coinvolgimento di:
Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione e del Merito per coordinare le azioni tra sanità e istruzione;
Media nazionali e locali, per diffondere contenuti educativi accessibili e capillari;
Farmacie e professionisti sanitari, che potranno offrire consulenze e materiali informativi;
Centri di assistenza alle famiglie, per supportare genitori e caregiver nella gestione quotidiana dei corretti stili di vita.
Grazie a questo approccio integrato e multilivello, l’Italia si dota finalmente di una strategia sistemica e duratura per affrontare l’obesità, puntando su prevenzione, educazione e inclusione fin dai banchi di scuola.