Manovra, tagli ai ministeri: sanità, scuola e accoglienza sotto esame
Tagli e verifiche nella manovra: sanità, scuola, accoglienza e imprese al centro della revisione della spesa pubblica.


La manovra punta al contenimento della spesa pubblica. I tagli coinvolgono sanità, istruzione, interno e imprese. Dalle verifiche sull’intramoenia dei medici alle supplenze brevi a scuola, fino ai costi per l’accoglienza dei minori stranieri e ai fondi di garanzia per le imprese.
Sanità e intramoenia sotto la lente
Gli ispettori della Ragioneria generale hanno analizzato il sistema dell’intramoenia, ossia l’attività libero-professionale dei medici all’interno degli ospedali. Nel 2023 ha coinvolto il 37,9% dei medici, generando ricavi per quasi 1,3 miliardi di euro. Sebbene in calo rispetto agli anni precedenti, il fenomeno incide sulle liste d’attesa e sulla gestione del personale sanitario. Il ministero della Salute punta a contenere i ricoveri prolungati e migliorare l’efficienza delle Asl, con l’obiettivo di ridurre sprechi e garantire tempi di cura più rapidi.
Istruzione e controllo sulle supplenze
Al ministero dell’Istruzione, l’attenzione si concentra sulle supplenze brevi, una voce di spesa in crescita. È stato introdotto un nuovo sistema informatico per monitorare i contratti e confrontare i dati su base triennale. L’obiettivo è evitare abusi, ottimizzare l’uso delle risorse e garantire maggiore trasparenza. Anche per la scuola, come per la sanità, la parola d’ordine è razionalizzazione: contenere i costi senza compromettere la qualità dei servizi offerti agli studenti.
Interno e gestione dell’accoglienza
Il Viminale sta verificando i costi per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, con controlli sulle strutture e sui fondi concessi ai Comuni, che possono ricevere fino a 100 euro al giorno per minore. Il ministero valuta riforme entro aprile per migliorare il sistema e uniformare le spese. Parallelamente, vengono esaminate le esigenze dei Vigili del Fuoco e l’estensione del sistema centralizzato degli acquisti, per garantire maggiore efficienza amministrativa.
Difesa e imprese verso una gestione più sostenibile
La Difesa ha avviato un accentramento nella gestione degli stipendi e degli acquisti, puntando su veicoli ibridi ed elettrici per ridurre i costi e l’impatto ambientale. Il ministero delle Imprese, invece, mira a riformare il sistema delle garanzie pubbliche, abbandonando la “logica emergenziale” che ha caratterizzato gli aiuti durante pandemia e crisi energetica. Le verifiche bancarie più rigorose dovrebbero indirizzare i fondi verso imprese solide, riducendo il rischio di insolvenze.
La nuova manovra impone una revisione profonda della spesa pubblica, con tagli mirati e controlli rafforzati su sanità, scuola, accoglienza e imprese. L’obiettivo è migliorare l’efficienza dello Stato, liberando risorse da destinare alle misure economiche senza compromettere la qualità dei servizi.