Scuola, Salvini: no alle ideologie e alle 'schifezze gender'

Il leader della Lega Salvini interviene a Bari: focus su scuola, contrasto alle "schifezze gender" e la linea dura sulle occupazioni studentesche.

A cura di Scuolalink Scuolalink
11 novembre 2025 10:30
Scuola, Salvini: no alle ideologie e alle 'schifezze gender' - Salvini
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Matteo Salvini torna a parlare di istruzione dal palco di Bari. L'intervento del vicepremier ha toccato temi centrali per la Lega, come l'ideologia gender nelle scuole e la gestione delle occupazioni studentesche. Salvini ha ribadito la sua visione di scuola tradizionale, lodando l'operato del ministro Valditara. Ha inoltre tracciato una linea netta sulla responsabilità per i danni, con il principio "chi rompe paga".

Salvini e il modello di scuola senza ideologie

Durante un comizio a Bari, tenuto a sostegno del candidato del centrodestra Luigi Lobuono, il vicepremier Matteo Salvini ha rilanciato la sua visione per il sistema scolastico italiano. Il leader della Lega ha espresso apprezzamento per l'operato del ministro Giuseppe Valditara, menzionando il rinnovo di due importanti contratti per il personale docente e scolastico. L'intervento si è poi concentrato sulla necessità di promuovere aule libere da quelle che il ministro definisce "ideologie", ribadendo un concetto chiave della sua linea politica sull'istruzione. Secondo Salvini, la priorità educativa deve rimanere l'insegnamento di valori come il rispetto delle regole e i principi costituzionali.

Il dibattito sull'educazione affettiva e sessuale

Il riferimento esplicito del vicepremier è andato alle cosiddette "ideologie gender o schifezze di quel genere", termini usati dal leader leghista per criticare l'introduzione di tematiche LGBTQ+ nei programmi formativi. Questa posizione si inserisce nel più ampio e consolidato dibattito nazionale riguardante l'educazione all'affettività e alla sessualità all'interno degli istituti scolastici italiani, un tema che divide l'arco politico. In passato, Salvini aveva mostrato un'apertura verso percorsi di educazione sessuale per gli studenti delle superiori (dai 14 anni), ma ponendo la condizione che fossero "senza ideologia alla Zan" e ribadendo la contrarietà a forme linguistiche neutre come lo schwa.

Occupazioni scolastiche e la linea "Chi rompe paga"

Oltre alle questioni ideologiche, Matteo Salvini ha affrontato il tema della disciplina negli istituti, criticando gli studenti che mancano di rispetto a docenti e compagni o che contestano la maturità. L'attenzione principale si è però focalizzata sui danni materiali che avvengono durante occupazioni e autogestioni studentesche, un fenomeno che secondo il vicepremier danneggia il patrimonio pubblico. La posizione del leader della Lega è stata categorica e riassunta nello slogan "Chi rompe paga", indicando una linea di tolleranza zero verso gli atti di vandalismo contro il patrimonio scolastico.

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