Scuole italiane all’estero: siglato rinnovo CCNI 2025/26, tra le novità la formazione retribuita

Firmato il nuovo CCNI 2025/26 per le scuole italiane all’estero. Introdotte novità per PTOF, Funzioni Strumentali e formazione retribuita.

A cura di Scuolalink Scuolalink
31 ottobre 2025 11:00
Scuole italiane all’estero: siglato rinnovo CCNI 2025/26, tra le novità la formazione retribuita - La Farnesina - sede del Ministero degli Esteri
La Farnesina - sede del Ministero degli Esteri
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È stato siglato il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per l'a.s. 2025/2026, dedicato alle scuole italiane all’estero. L'accordo, sottoscritto dai sindacati firmatari del CCNL Istruzione e Ricerca, introduce modifiche significative per la gestione del Piano dell’Offerta Formativa (PTOF) e delle Funzioni Strumentali (FF.SS.). Questo testo definisce nuovi assetti organizzativi e valorizza le risorse umane nelle sedi estere.

Le novità del CCNI per PTOF e Funzioni Strumentali

Il recente Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per l'anno scolastico 2025/2026 segna un passaggio importante per la gestione delle istituzioni formative italiane fuori dai confini nazionali. L'accordo si concentra su due pilastri dell'autonomia scolastica: il Piano dell’Offerta Formativa (PTOF) e le Funzioni Strumentali (FF.SS.). Il PTOF rappresenta la carta d'identità della scuola, il documento che ne delinea l'offerta formativa e progettuale.

Le Funzioni Strumentali sono, invece, incarichi specifici affidati ai docenti per supportare aree chiave dell'organizzazione scolastica. Questo CCNI, siglato dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale 2019/2021, mira a ottimizzare proprio queste aree. L'obiettivo è rendere la gestione delle progettualità annuali più snella e flessibile, adattandola alle specifiche esigenze delle sedi estere.

Scuole italiane all’estero e le innovazioni chiave

L'accordo introduce specifiche innovazioni operative per le scuole italiane all’estero. Una delle novità di maggior rilievo è l'introduzione della clausola di interpretazione autentica. Questo meccanismo prevede un confronto preliminare obbligatorio con i sindacati in caso di dubbi applicativi del contratto. Tale misura è volta a prevenire interpretazioni unilaterali da parte della dirigenza e a garantire maggiore trasparenza nell'utilizzo dei fondi.

Un secondo punto qualificante riguarda la formazione retribuita. Il testo contrattuale stabilisce che le attività formative aggiuntive, svolte oltre le ore funzionali standard, possano essere riconosciute economicamente. Infine, il CCNI conferma e struttura la possibilità di nominare più coordinatori per singolo progetto, una misura pensata per migliorare l'efficienza organizzativa del lavoro nelle diverse sedi.

Le reazioni sindacali e la questione del FIS

Il sindacato ANIEF ha espresso un forte apprezzamento per l'intesa raggiunta. Salvatore Fina ha sottolineato come l'accordo valorizzi la professionalità di chi lavora nell'istruzione italiana nel mondo. Gli fa eco il presidente nazionale Marcello Pacifico, definendo la firma un traguardo importante e un segnale di attenzione verso i docenti impegnati all'estero. Secondo Pacifico, il contratto contribuisce a riconoscere il merito e a rendere il sistema scolastico estero più forte e più giusto.

Nonostante la soddisfazione per le innovazioni introdotte dal CCNI 2025/26, l'ANIEF ha tuttavia sollevato una criticità persistente. Rimane infatti aperta la necessità di individuare soluzioni stabili per compensare l'assenza del Fondo per l’Istituzione Scolastica (FIS) nelle sedi estere, un tema che resta cruciale per il pieno funzionamento delle scuole.

Testo (ipotesi CCNI 2025/26 Estero)

Ipotesi-CCNI-estero

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