Sicurezza nelle scuole: è urgente un intervento strutturale e duraturo
Allarme sicurezza nelle scuole italiane. La UIL denuncia edifici fatiscenti e fondi inadeguati, chiedendo azioni concrete e strutturali per il futuro.
In occasione della Giornata Nazionale della Sicurezza, la UIL Scuola lancia un appello sulle gravi carenze infrastrutturali degli istituti italiani. Secondo il sindacato, i finanziamenti temporanei non bastano più a garantire la sicurezza nelle scuole, mettendo a rischio quotidiano milioni di studenti e tutto il personale.
Il quadro dell'emergenza edilizia
Il panorama dell'edilizia scolastica in Italia presenta dati allarmanti che richiedono un'azione immediata e non più procrastinabile. Su circa 40.000 edifici, solo la metà possiede il certificato di agibilità, mentre il 40% non ha mai superato un collaudo statico. Questa situazione espone a un potenziale pericolo quasi 10 milioni di persone. A conferma di questa urgenza, da settembre 2023 a oggi sono stati registrati ben 69 crolli. È un'emergenza che non può più essere ignorata e che necessita di soluzioni concrete per evitare il rischio crolli e tutelare l'incolumità di chi vive la scuola.
Dati storici e criticità sismiche
L'analisi del patrimonio edilizio rivela una vetustà preoccupante: la maggior parte degli istituti è stata costruita prima del 1980 e quasi un quarto non era originariamente destinato a un uso scolastico. La criticità maggiore riguarda il rischio sismico: nonostante oltre 17.000 scuole si trovino in zone a elevata pericolosità, solo il 3% ha beneficiato di interventi antisismici adeguati. Questi edifici datati e spesso inadatti rappresentano una minaccia costante, evidenziando come gli investimenti passati, pur consistenti, non abbiano risolto le problematiche strutturali più profonde del sistema.
Limiti dei finanziamenti attuali
Anche le risorse stanziate attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sebbene significative, rischiano di non essere risolutive. I fondi destinati a ristrutturazioni, demolizioni e ricostruzioni sono visti come l'ennesima tornata di finanziamenti spot, incapaci di affrontare un problema che richiede una visione a lungo termine e una programmazione organica. La UIL Scuola sottolinea la necessità di superare questa logica emergenziale, coinvolgendo l'intera comunità educante in un piano nazionale che definisca priorità, tempi certi e responsabilità chiare per mettere in sicurezza il patrimonio scolastico del Paese.
In sintesi: un appello per il futuro
La situazione attuale impone un cambio di passo radicale. L'approccio basato su interventi frammentari ha dimostrato i suoi limiti. È indispensabile un piano nazionale per la sicurezza scolastica fondato su interventi strutturali e duraturi nel tempo, garantendo così un ambiente di apprendimento e di lavoro realmente sicuro per tutti.