Smartphone a scuola: il prof usa Instagram per vietarlo agli alunni
Al Liceo Quadri di Vicenza il divieto di smartphone a scuola passa dai social: la strategia vincente del professor Peron per il rispetto delle regole.
Il divieto di smartphone a scuola diventa social al Liceo Quadri. Per comunicare le regole, il professor Peron utilizza Instagram, unendo dialogo educativo e fermezza. Gli studenti depositano i telefoni in custodie schermate per favorire il digital detox e la socializzazione.
Smartphone a scuola e comunicazione social
Al Liceo Quadri, il contrasto all'abuso tecnologico passa paradossalmente attraverso la tecnologia stessa. La dirigente Isabella Bartolone non vede contraddizioni in questo metodo, ma un'evoluzione necessaria del dialogo educativo. Il professor Diego Peron ha deciso di parlare ai ragazzi utilizzando il linguaggio a loro più familiare: Instagram. Nei video pubblicati sul profilo ufficiale dell'istituto, il docente ribadisce con chiarezza che la custodia schermante non è un'opzione facoltativa, bensì uno strumento essenziale quanto il diario. Questo approccio innovativo mira a trasformare quella che potrebbe sembrare un'imposizione in una scelta consapevole, rendendo le regole condivise molto più immediate ed efficaci rispetto alle tradizionali circolari cartacee.
Le sanzioni previste per l'uso improprio
Il regolamento scolastico prevede l'inserimento del dispositivo in una busta personale e nominativa all'inizio della giornata. Sebbene il telefono non venga fisicamente requisito, deve rimanere inutilizzabile per tutta la durata delle lezioni a tutela dell'attività didattica. L'adattamento alle nuove norme non è stato privo di ostacoli: alcuni studenti del triennio sono incorsi in sanzioni per uso improprio del mezzo. Sono scattati provvedimenti disciplinari, incluse sospensioni fino a sette giorni convertite in attività utili per la scuola. La dirigenza ha notato che la resistenza maggiore arriva dagli studenti di quarta e quinta, mentre i più giovani hanno accettato la novità con estrema naturalezza.
I benefici concreti del digital detox
L'impatto positivo sulla vita scolastica è ormai evidente a tutto il personale. Il rito mattutino di consegna è rapido e l'assenza di dispositivi attivi favorisce un autentico digital detox tra i banchi. Durante le pause e l'intervallo, gli studenti hanno ricominciato a socializzare verbalmente, a leggere libri e a ripassare senza schermi a distrarli. Per garantire la massima coerenza educativa, anche l'infrastruttura scolastica si è adeguata al cambiamento:
I distributori automatici accettano pagamenti solo tramite tessere fisiche.
Non è richiesto l'utilizzo di app per gli acquisti.
Viene promossa una socializzazione reale e diretta. La scuola dimostra così che educare alla disconnessione è un processo culturale possibile.