Sostegno: i sindacati chiedono un piano per stabilizzare 100mila docenti

La trasformazione dell'organico per i docenti specializzati sostegno garantirebbe continuità didattica e stabilità lavorativa immediata.

31 dicembre 2025 18:30
Sostegno: i sindacati chiedono un piano per stabilizzare 100mila docenti - Docente precaria
Docente precaria
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L'introduzione dei nuovi corsi Indire aumenterà i docenti specializzati sostegno disponibili. I sindacati chiedono la stabilizzazione di 100mila posti in deroga per garantire le assunzioni e la continuità didattica necessaria agli alunni con disabilità.

L'impatto dei nuovi percorsi formativi Indire

Il Ministero ha avviato corsi per la specializzazione abbreviata, mirando a formare numerosi insegnanti qualificati nei prossimi anni. Questa strategia intende colmare la carenza attuale, evitando l'assegnazione di cattedre a personale non abilitato per il supporto agli studenti.

Rischi di esubero e richieste sindacali

L'aumento esponenziale dei professionisti qualificati potrebbe generare un eccesso di offerta in alcune regioni italiane rispetto al fabbisogno reale. Le organizzazioni sindacali monitorano con attenzione le conseguenze dell'inserimento massiccio di nuovi specializzati nelle graduatorie scolastiche provinciali.

Le stime attuali prevedono una crescita significativa della platea di aspiranti al ruolo, con numeri che potrebbero saturare rapidamente il sistema di reclutamento nazionale:

  • attualmente sono presenti circa 40.000 insegnanti già abilitati tramite i percorsi TFA;

  • si prevede l'arrivo di altri 70.000 candidati provenienti dai prossimi cicli formativi;

  • i percorsi Indire aggiungeranno ulteriori migliaia di docenti specializzati sostegno portando il totale potenziale a circa 100.000 unità.

La stabilizzazione dei posti in deroga

Per assorbire tale forza lavoro, le parti sociali propongono di trasformare 100.000 cattedre, oggi in deroga, in organico di diritto stabile. Tale manovra permetterebbe assunzioni immediate, garantendo un servizio migliore agli studenti con disabilità e riducendo il precariato.

L'Italia è chiamata a rispondere alle direttive europee attraverso specifici adeguamenti normativi e amministrativi da parte del Parlamento. Il Governo dovrà attendere la valutazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa per definire le future strategie di gestione del personale scolastico.

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