Spese TFA e universitarie: cosa si può detrarre nel 730/2025

Detraibili nel 730/2025 le spese per TFA sostegno e prove di selezione. Esclusi invece i corsi di preparazione ai test universitari, anche se specifici.

21 maggio 2025 11:34
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Con l’apertura della dichiarazione precompilata 2025, è importante sapere quali spese universitarie rientrano tra quelle detraibili al 19%, incluse le rette TFA sostegno e i contributi per le preselezioni. Non tutte le spese di preparazione ai test, però, possono essere portate in detrazione: ecco cosa chiarisce l’Agenzia delle Entrate.

Spese universitarie ammesse nella precompilata 2025

A partire dal 15 maggio 2025, i contribuenti possono accedere, modificare e inviare il 730 precompilato tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Tra le spese detraibili al 19% vi sono quelle universitarie sostenute nel 2024: immatricolazioni, iscrizioni, tasse regionali, ma anche dottorati, master universitari, corsi singoli e trasferimenti di ateneo. Sono incluse inoltre le spese per i test di ammissione, il rilascio della pergamena e le ricongiunzioni di carriera. I dati sono comunicati direttamente dagli atenei e, dal 2016, anche da altri soggetti che erogano rimborsi di spese universitarie, compresi i datori di lavoro tramite CU.

Il TFA sostegno rientra tra le spese detraibili

Le rette e le quote d’iscrizione al TFA sostegno sono detraibili come spese per istruzione universitaria ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. e) del TUIR. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate in una risposta su Fisco Oggi, precisando che tali corsi, istituiti dal D.M. 249/2010, rientrano tra i percorsi universitari per la formazione iniziale dei docenti. Per poter beneficiare della detrazione è fondamentale che la spesa sia sostenuta con strumenti tracciabili, come bonifico bancario, postale o altri sistemi elettronici. I costi devono essere documentati da ricevute o quietanze valide, emesse da università statali o parificate.

Detraibile anche il contributo per le preselettive

La detrazione spetta anche per il contributo di partecipazione alla prova preselettiva per l’accesso ai corsi universitari. Secondo l’Agenzia delle Entrate, la preselezione è una condizione necessaria prevista dall’ordinamento universitario e, pertanto, la relativa spesa rientra tra quelle detraibili. La conferma arriva dalla risoluzione n. 87/E del 2008, che assimila il contributo a una spesa obbligatoria per poter accedere ai corsi. Questo vale anche per la prova di accesso al TFA sostegno, purché organizzata da istituzioni universitarie.

I corsi di preparazione ai test non sono agevolabili

Diverso il trattamento riservato ai corsi di preparazione ai test d’ingresso universitari, che non sono detraibili, neanche se organizzati da enti accreditati. L’Agenzia ha chiarito che questi corsi non rappresentano una spesa per frequenza universitaria, ma un’attività formativa facoltativa e non richiesta dall’ordinamento accademico. Pertanto, anche se collegati all’accesso a un corso di laurea, non possono essere inclusi nel modello 730 come onere detraibile. Il contribuente dovrà fare attenzione a non confondere la quota per la preselettiva (detraibile) con quella per la preparazione ai test (non detraibile).

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