Stipendi docenti, Anief: '8mila euro in meno nella PA in un anno'

Un'analisi sugli stipendi dei docenti italiani rispetto ai colleghi della PA. Il sindacato Anief denuncia un divario di 8mila euro e chiede interventi urgenti.

26 luglio 2025 16:45
Stipendi docenti, Anief: '8mila euro in meno nella PA in un anno' - Perequazione stipendiale
Perequazione stipendiale
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Il personale della scuola italiana percepisce gli stipendi più bassi del settore della pubblica amministrazione. La denuncia del sindacato Anief evidenzia un divario di 8mila euro annui per i docenti rispetto agli altri dipendenti statali, con una perdita del potere d'acquisto che richiede interventi urgenti e investimenti mirati.

Un divario preoccupante con la PA

La situazione retributiva del personale scolastico in Italia presenta criticità allarmanti. Secondo le analisi del sindacato Anief, un docente guadagna in media 8.000 euro in meno ogni anno rispetto a un collega impiegato in un altro comparto della Pubblica Amministrazione. Questo divario retributivo si è tradotto, in meno di cinque anni, in una perdita cumulata di quasi 40.000 euro. La causa principale di questa disparità risiede in investimenti pubblici storicamente inadeguati, che non hanno tenuto conto dell'aumento del costo della vita, penalizzando in modo particolare una categoria strategica per la crescita del Paese.

Il confronto con l'area Ocse

Il quadro si aggrava se si analizza il contesto internazionale. L'ultimo rapporto sull'occupazione dell'Ocse conferma che i salari italiani sono tra i più bassi dell'area, con una perdita reale del 7,5% dal 2021. Questa tendenza colpisce duramente il mondo della scuola. La condizione dei collaboratori scolastici è emblematica: il loro stipendio base supera di poco l'importo del reddito di inclusione. Anche il personale ATA, come gli assistenti di segreteria, sconta un trattamento economico e normativo inferiore a quello di altri dipendenti pubblici, senza accesso a benefici come smart working o buoni pasto, evidenziando una perdita del potere d'acquisto. Il rapporto Ocse mette in luce un'urgenza non più rimandabile.

Le richieste del sindacato Anief sugli stipendi nella prossima LdB

Di fronte a questo scenario, il sindacato Anief chiede un'inversione di rotta immediata, a partire dalla prossima Legge di Bilancio. La richiesta è di stanziare risorse specifiche per gli 1,4 milioni di lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca. È fondamentale valorizzare una professione con un'alta incidenza femminile (circa l'80%), un elevato titolo di studio e un crescente rischio di burnout. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022-24, attualmente in discussione, rappresenta un passaggio cruciale. L'obiettivo è ottenere fondi adeguati per coprire l'inflazione e garantire al personale della scuola la stessa dignità degli altri lavoratori pubblici, come previsto dalla Legge di Bilancio.

In sintesi: una vertenza aperta

La questione degli stipendi del personale della scuola rimane una delle principali emergenze del sistema italiano. Il divario con gli altri settori pubblici e con la media dei Paesi Ocse richiede risorse economiche adeguate e un riconoscimento concreto del valore sociale ed educativo della professione. La mobilitazione sindacale prosegue per ottenere un rinnovo contrattuale che possa finalmente colmare queste lacune.

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