Stipendio docenti italiani tra i più bassi d'Europa: in Germania oltre 82mila euro/annui a fine carriera
Un'analisi del rapporto Eurydice rivela il divario retributivo tra gli insegnanti italiani e i loro colleghi europei. Ecco i dati e tutte le cifre a confronto.


Lo stipendio dei docenti in Italia è tra i più bassi d'Europa. Un'analisi del rapporto Eurydice 2023/2024 evidenzia un divario notevole con Paesi come Germania e Lussemburgo. Il problema principale non è solo la retribuzione iniziale, ma la scarsa progressione di carriera, che richiede decenni per raggiungere livelli salariali considerati di base altrove.
Lo stipendio dei docenti in Italia può arrivare, a fine carriera, a circa 43mila euro annui
Il rapporto Eurydice 2023/2024 conferma una realtà nota: lo stipendio degli insegnanti italiani è tra i meno competitivi dell'Europa occidentale, anche a parità di potere d’acquisto. Il vero nodo della questione non risiede tanto nello stipendio iniziale, quanto nella lentezza della progressione economica. Per un docente della scuola dell'infanzia, la retribuzione annua lorda parte da circa 25.670 euro per arrivare a 37.426 euro a fine carriera. Nella scuola secondaria di secondo grado, si parte da 27.079 euro e si raggiunge un massimo di 42.911 euro. Questo picco retributivo, però, si ottiene solo dopo circa 35 anni di servizio, un orizzonte temporale che penalizza la carriera dei docenti.
Il confronto con i Paesi europei più virtuosi
Il divario con gli altri docenti in Europa diventa evidente analizzando i Paesi più virtuosi. Basti pensare che il massimo salariale di un professore italiano equivale quasi allo stipendio di ingresso di un collega spagnolo. In Lussemburgo, un insegnante della primaria inizia con 52.570 euro e può raggiungere i 92.874 euro. I professori delle superiori partono da 59.580 euro per superare i 103.000 euro. La Germania offre uno stipendio iniziale di 61.000 euro nella secondaria, che sale a 82.353 euro. Anche in Svizzera le cifre sono elevate, con un percorso che porta un docente da 58.445 a quasi 89.000 euro in meno di 30 anni. Questi dati mostrano come gli stipendi più alti valorizzino la professione nel sistema scolastico europeo.
Paesi con salari bassi e il contesto lavorativo
L'Italia non è il Paese con le retribuzioni più basse in assoluto. Nazioni come Ungheria, Lettonia, Grecia e Albania presentano condizioni ancora più critiche, con stipendi iniziali che faticano a superare i 20.000 euro annui e progressioni minime. Tuttavia, per analizzare il divario retributivo è fondamentale considerare il contesto lavorativo. L'orario di lavoro e il rapporto studenti-docenti variano notevolmente. In Germania un professore gestisce in media 13 studenti, contro i 10.8 dell'Italia. Inoltre, l'impegno richiesto può portare il monte ore settimanale a superare le 40, delineando condizioni dei docenti molto diverse da quelle italiane.