Stipendio supplenti in ritardo, l'allarme di Anief: 'Molti vivono grazie ai prestiti'

Lo stipendio supplenti brevi arriva dopo mesi. ANIEF denuncia disallineamenti nelle procedure, mentre il Ministero monitora con il SIDI.

27 ottobre 2025 15:30
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Il pagamento dello stipendio supplenti brevi e saltuari resta un'emergenza nel 2025. Nonostante la normativa preveda tempistiche precise (il mese successivo al servizio), i ritardi nei pagamenti sono frequenti. Questa situazione complessa per le segreterie scolastiche genera gravi disagi al personale precario, costretto ad attendere mesi per la retribuzione.

Un problema strutturale e le promesse del Ministero

I ritardi nelle retribuzioni non rappresentano una novità. Già nel dicembre 2023, il Ministero dell'Istruzione aveva ammesso la gravità della situazione, definendola una vera e propria congestione del sistema di pagamento. In quell'occasione, era stata annunciata una soluzione strutturale imminente. Questa soluzione doveva nascere da un tavolo di lavoro congiunto tra Istruzione, Economia e NoiPA, la piattaforma che gestisce i pagamenti della Pubblica Amministrazione. L'obiettivo dichiarato era ambizioso: "risolvere definitivamente il problema", garantendo la regolarità temporale dei pagamenti. Nonostante le rassicurazioni, il meccanismo sembra ancora inceppato e le difficoltà amministrative persistono.

Il nuovo cruscotto SIDI per il monitoraggio

Per aumentare la trasparenza, dal 15 settembre 2025 è operativo un nuovo strumento sul portale SIDI. Si tratta del cruscotto "Supplenze brevi e saltuarie", uno strumento pensato specificamente per i dirigenti scolastici. Questo sistema offre una visione chiara dei contratti temporanei stipulati e delle risorse finanziarie effettivamente disponibili. Le segreterie possono accedere all'elenco dei contratti attivati, consultarne durata e tipologia, e confrontare i dati della propria scuola con le medie nazionali e degli anni precedenti. Inoltre, permette di verificare eventuali scostamenti rispetto a istituti dello stesso ordine. L'intento è fornire un controllo maggiore, ma questo monitoraggio non sembra aver ancora risolto i ritardi nei flussi finanziari.

Ritardi stipendio supplenti: le denunce dei sindacati

Nonostante l'implementazione del SIDI e le rassicurazioni ministeriali sulla capienza dei fondi destinati alle supplenze, le difficoltà permangono. Il disagio del personale è confermato dal sindacato Anief, che continua a ricevere segnalazioni. Maria Guarino (Anief) ha evidenziato numerose criticità. Da un lato, ci sono i neo-assunti, penalizzati da ritardi burocratici nella trasmissione dei contratti. Dall'altro, i supplenti brevi, che non ricevono lo stipendio dal Ministero ma direttamente dalle scuole. In questi casi, i fondi necessari non sempre arrivano puntuali. Il pagamento slitta senza preavviso, arrivando spesso dopo due o tre mesi. "Nel frattempo", spiega la sindacalista, "si va avanti con prestiti e aiuti familiari".

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