Student housing educativo: la CCUM porta la crisi abitativa all’attenzione dell’UE
La CCUM propone all’UE il modello student housing educativo per affrontare la crisi abitativa studentesca con una soluzione sociale integrata.


La Conferenza dei Collegi Universitari di Merito ha presentato alle istituzioni europee un modello innovativo di student housing educativo, proponendolo come risposta alla crisi abitativa studentesca. La missione a Bruxelles mira a influenzare le politiche dell’UE, integrando formazione e alloggio per favorire inclusione e successo accademico.
Student housing educativo: emergenza abitativa studentesca in Europa
La crisi abitativa universitaria ha raggiunto livelli critici in tutta l’UE. Secondo Eurostudent VIII, su 18,8 milioni di studenti iscritti nell’Unione, 7,7 milioni vivono fuori sede e solo 2,9 milioni hanno accesso a residenze universitarie, lasciando un gap strutturale di circa 4,8 milioni di posti letto. Il fenomeno è aggravato da overtourism e affitti brevi turistici, che sottraggono alloggi al mercato della locazione di lungo periodo. Di conseguenza, il 62% degli studenti fuori sede spende fino all’80% del proprio budget mensile per l’affitto, con forti ripercussioni su frequenza, benessere psicologico e integrazione sociale.
Prezzi alle stelle e diseguaglianze in aumento
Tra il 2010 e il 2023 i prezzi delle abitazioni nell’UE sono aumentati del 48%, mentre gli affitti sono cresciuti del 22%. L’inflazione ha inciso per un ulteriore 36%, comprimendo le possibilità economiche degli studenti e delle famiglie. Solo in Italia, i canoni di affitto sono aumentati del 20% negli ultimi cinque anni, rendendo sempre più difficile sostenere un percorso universitario fuori sede. L’impatto è anche sociale: l’impossibilità di trovare una sistemazione adeguata ostacola il diritto allo studio, esclude gli studenti meno abbienti dai grandi poli universitari e accentua le diseguaglianze nell’accesso all’istruzione superiore.
Il modello educativo dei Collegi di Merito
La CCUM propone il modello dei Collegi Universitari di Merito come soluzione integrata, capace di rispondere sia all’urgenza abitativa sia alle priorità educative dell’Unione Europea. I Collegi – 57 strutture in 18 città universitarie italiane – offrono un mix tra residenza e formazione personalizzata, promuovendo competenze trasversali, cittadinanza attiva e benessere psicosociale. Il modello rappresenta una buona pratica replicabile a livello europeo, allineata al Pilastro dei Diritti Sociali e alla strategia UE per l’housing accessibile. Inoltre, grazie alle borse di studio e al contenimento dei costi, i Collegi risultano più accessibili rispetto al mercato privato, favorendo la mobilità e la coesione sociale.
Una proposta per il futuro Piano Europeo dell’edilizia sociale integrare il modello dello student housing educativo
Nella missione a Bruxelles, la delegazione della CCUM ed EucA ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni europee, tra cui Borja Giménez Larraz, relatore della Commissione parlamentare HOUS, Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo, e Stefano Cavedagna, eurodeputato. L’obiettivo è quello di integrare il modello dello student housing educativo nel futuro Piano Europeo per l’edilizia sociale, trasformando una crisi in opportunità. Come affermato dalla presidente Carla Bisleri, «la crisi abitativa può diventare una leva per promuovere un modello europeo centrato su benessere, partecipazione e formazione». La CCUM auspica così una riforma del settore residenziale universitario, che veda lo studentato come spazio di crescita integrale, anziché semplice soluzione logistica.