Suneung: si dimette il responsabile del test in Corea
Il responsabile del Suneung in Corea del sud lascia l'incarico dopo le proteste per la prova d'inglese troppo complessa.
Mentre in Italia si discute sulle difficoltà del test in medicina, il Suneung scuote la Corea del Sud. Il vertice dell'ente valutatore si è dimesso dopo le proteste degli studenti per l'eccessiva difficoltà della prova di inglese. Un caso che fa riflettere sui sistemi di selezione globale e sulle pressioni accademiche.
Cos'è il Suneung?
Il Suneung, conosciuto anche come College Scholastic Ability Test (CSAT), è l'esame standardizzato che ha luogo annualmente in Corea del Sud. Risulta vitale per l'ammissione alle università del Paese ed è ritenuto una delle prove più impegnative e competitive al mondo. Gestito dal Ministero dell'Istruzione locale, cade il terzo giovedì di novembre.
Il caso del Suneung e le dimissioni del direttore
Il test di ingresso nazionale in Corea del Sud è molto più di un semplice esame: è un vero rito di passaggio che ferma l'intera nazione. Quest'anno, tuttavia, la tensione è salita alle stelle a causa di una sezione di inglese giudicata quasi impossibile da superare. Una percentuale irrisoria di studenti ha raggiunto il punteggio massimo, un dato statistico che ha sollevato immediati dubbi sulla validità della prova. Le famiglie hanno invaso i canali social e i forum, costringendo il direttore dell'istituto a rassegnare le dimissioni per non aver rispettato i criteri di valutazione standard. L'ammissione di colpa riguarda l'inserimento di quesiti talmente complessi da risultare scollegati dal programma scolastico pubblico, penalizzando ingiustamente i candidati.
Le differenze con i test universitari italiani
Questa vicenda asiatica assume contorni interessanti se paragonata alla gestione dei test universitari in Italia, come il discusso accesso a Medicina. Mentre a Seoul si contesta un rigore didattico eccessivo, da noi il dibattito pubblico spesso punta il dito contro l'organizzazione o la scarsa preparazione degli studenti. Nonostante le evidenti differenze culturali e strutturali, emerge un problema condiviso a livello internazionale: la difficoltà delle istituzioni nel creare strumenti di selezione meritocratica che siano percepiti come davvero equi. In entrambi i paesi, infatti, la credibilità del sistema educativo vacilla quando le prove d'esame non sembrano riflettere le reali competenze acquisite dai ragazzi durante il loro percorso di studi secondari.
Impatto psicologico e criticità dei sistemi selettivi
L'approccio sudcoreano è noto per essere estenuante, una sorta di meccanismo "tutto o niente" che decide in un solo giorno il futuro professionale e sociale di un individuo. In Italia la percezione è diversa e meno militarizzata, ma l'ansia da prestazione rimane un denominatore comune. Analizzando le criticità emerse in questi due modelli educativi così distanti, possiamo evidenziare alcuni punti chiave fondamentali:
L'eccessiva pressione psicologica esercitata sui giovani candidati;
La difficoltà tecnica nel calibrare la complessità dei quesiti;
L'impatto determinante di un singolo test sulle carriere future. Resta quindi fondamentale per i governi trovare un equilibrio che riesca a valutare il talento senza trasformare l'accesso all'istruzione in un percorso a ostacoli insormontabile.