Supplenza sostegno 2025: conferma, orario e scadenze per i docenti

Supplenza sostegno 2025: conferma solo con consenso, richiesta famiglia e parere del DS. Dubbi su scadenze, orario e sanzioni in caso di rinuncia

23 maggio 2025 14:14
Supplenza sostegno 2025: conferma, orario e scadenze per i docenti - Diritto alla verità
Diritto alla verità
Condividi

Il DM 32/2025 introduce la conferma per i docenti di sostegno del 2024/25, garantendo la continuità didattica. Restano dubbi su tempistiche, consenso, completamento dell’orario e sanzioni per chi rinuncia dopo aver accettato. Sindacati e scuole attendono chiarimenti ufficiali dal Ministero.

Chi può essere confermato sul sostegno

Il DM 32 del 26 febbraio 2025 consente la conferma dei docenti di sostegno in servizio nel 2024/25, allo scopo di garantire la continuità educativa per l’alunno. I destinatari sono tre categorie: docenti specializzati assunti da GaE, GPS o interpello, docenti non specializzati ma nominati da GPS seconda fascia, e quelli individuati tramite interpelli ai sensi dell’art. 12, comma 9 dell’Ordinanza ministeriale. La conferma può essere concessa solo se richiesta dalla famiglia, valutata positivamente dal dirigente scolastico, sentito il Gruppo di Lavoro Operativo (GLO), e con il consenso del docente.

Come e quando esprimere il consenso

La volontà del docente è uno degli elementi essenziali per la conferma della supplenza. Il decreto stabilisce che la manifestazione di consenso debba avvenire in fase di compilazione della domanda GPS, nel periodo estivo dedicato alla scelta delle 150 preferenze. Tuttavia, la nota del 7 maggio 2025 introduce un passaggio ulteriore: la richiesta formale di conferma deve essere presentata entro il 15 giugno, unitamente alla richiesta delle famiglie (entro il 31 maggio) e alla valutazione del dirigente scolastico. Alcuni Uffici scolastici provinciali, come quello di Bari, chiedono già l’invio della dichiarazione scritta da parte del docente, sebbene non sia ancora fissata ufficialmente una data unica e nazionale per l’invio del consenso.

Il problema del completamento orario

Uno dei punti più critici, evidenziato anche dal CSPI nel suo parere, riguarda il completamento dell’orario per i docenti confermati solo su alcune ore. La norma prevede la conferma solo sul singolo alunno per cui la famiglia ha fatto richiesta, e non sull’intero posto occupato nel 2024/25. Ne consegue che, in caso di cattedre spezzate o assegnazioni multiple, il docente potrebbe non coprire l’orario completo e non potrà accedere alle ulteriori nomine da GPS, rimanendo così escluso dalla possibilità di completamento attraverso altri incarichi. Questo aspetto solleva forti perplessità sindacali, con richieste di chiarimenti già inoltrate da ANIEF, CISL e Gilda.

Sostegno: incertezze su rinunce e sanzioni

Un altro nodo irrisolto riguarda i margini di rinuncia da parte del docente dopo aver espresso il proprio consenso alla conferma. Il decreto non chiarisce se una rinuncia successiva comporti sanzioni, né entro quale termine sia possibile cambiare idea senza conseguenze. La mancanza di istruzioni precise espone i docenti a potenziali situazioni di blocco professionale, dovute all’esclusione automatica dalle GPS per l’anno in corso. Ulteriori chiarimenti da parte del Ministero sono attesi, anche alla luce delle richieste già avanzate da diversi Uffici territoriali e dalle organizzazioni sindacali.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail