Supplenze da interpello: obbligo di pubblicazione sull'albo online della scuola [Chiarimenti]

La normativa impone alle scuole di rendere noti gli esiti delle assegnazioni delle supplenze da interpello tramite la pubblicazione sull'Albo d'Istituto online.

06 ottobre 2025 21:07
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L'assegnazione delle supplenze da interpello richiede la massima chiarezza. La normativa impone la pubblicazione degli esiti sull'albo online delle scuole per garantire la trasparenza amministrativa. Tuttavia, la prassi quotidiana mostra spesso un quadro differente, con ritardi o mancate comunicazioni che creano incertezza tra gli aspiranti docenti.

Il quadro normativo sulla trasparenza: assegnazioni delle supplenze da interpello

La legislazione vigente, in particolare il Decreto Legislativo 33/2013, impone un preciso obbligo formale di trasparenza per l'intera Pubblica Amministrazione, e il settore scolastico non fa eccezione alcuna. Questo principio cardine si traduce, nel caso specifico delle selezioni tramite interpello, nel dovere ineludibile di rendere pubblici tutti gli atti conclusivi del procedimento. La normativa scolastica, infatti, qualifica l'assegnazione di un incarico di supplenza come un procedimento amministrativo i cui esiti devono essere pienamente accessibili. La pubblicazione sull'albo pretorio online non è un mero adempimento burocratico, ma rappresenta una garanzia fondamentale di imparzialità e trasparenza. Tale atto consente a tutti i candidati partecipanti di esercitare il proprio legittimo diritto di accesso agli atti e di verificare la correttezza delle decisioni assunte dal dirigente scolastico.

La procedura di interpello e il ruolo dell'albo online

L'interpello è uno strumento di reclutamento cruciale, sebbene residuale, utilizzato dalle scuole quando le graduatorie ordinarie (GAE, GPS e graduatorie di istituto) risultano completamente esaurite. Consiste in un avviso pubblico per reperire docenti disponibili a coprire un posto vacante. In questo contesto, l'albo scolastico online non è una semplice bacheca, ma il canale ufficiale designato per la pubblicità legale di ogni atto emesso dall'istituzione. È su questa piattaforma che il decreto di individuazione del supplente deve essere obbligatoriamente pubblicato per poter acquisire piena efficacia giuridica. La pubblicazione certifica la formale conclusione del procedimento e informa l'intera comunità. Omettere questo passaggio nelle assegnazioni non solo genera confusione, ma espone l'atto a possibili contestazioni e ricorsi da parte degli altri candidati.

Il divario tra norma e prassi quotidiana

Sebbene il quadro normativo sia inequivocabile, la prassi operativa in numerose istituzioni scolastiche diverge notevolmente. Il sovraccarico di lavoro che grava sulle segreterie e la pressante urgenza di assicurare la continuità didattica portano spesso a una gestione semplificata e informale delle comunicazioni. L'esito della selezione viene comunicato unicamente per le vie brevi al docente individuato, tralasciando la pubblicazione ufficiale sull'albo. Questa consuetudine, per quanto dettata da necessità pratiche, finisce per compromettere la trasparenza e ledere i diritti degli altri candidati. Per chi attende risposte da più scuole, l'assenza di comunicazioni ufficiali rende di fatto impossibile monitorare le supplenze assegnate, verificare il proprio posizionamento e, in ultima analisi, tutelare i propri interessi.

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