TFA X ciclo a rischio slittamento: priorità ai corsi Indire

Il TFA X ciclo potrebbe slittare a settembre per fare spazio ai corsi Indire. Il Ministero gestisce il doppio canale di specializzazione sul sostegno.

18 maggio 2025 08:43
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Il TFA X ciclo potrebbe subire un rinvio a causa dell’avvio imminente dei corsi Indire, prioritari per formare docenti triennalisti e con titolo estero. Il Ministero è impegnato a gestire un doppio canale formativo, con il rischio che le preselettive slittino all’autunno, ritardando l’iter di specializzazione ordinario per migliaia di aspiranti docenti.

Corsi Indire in partenza a giugno

I corsi Indire per il sostegno, rivolti a docenti con tre anni di servizio o in possesso di titoli esteri in attesa di riconoscimento, partiranno a giugno 2025. Il Ministero ha già pubblicato i decreti attuativi, e gli atenei stanno predisponendo l’offerta formativa per permettere le iscrizioni. Questi percorsi dovranno concludersi entro fine anno, per garantire l’accesso al concorso Pnrr 3, che rappresenta una tappa cruciale per la stabilizzazione di migliaia di precari. I corsi avranno una durata minima di quattro mesi, e saranno replicati in un secondo ciclo sempre nel 2025, per includere chi non possiede ancora tutti i requisiti.

TFA ordinario verso il rinvio a settembre

L’attenzione del Ministero su questi percorsi ha inevitabilmente rallentato l’organizzazione del TFA decimo ciclo, destinato ai candidati ordinari. A differenza del 2024, quando le preselettive si tennero a giugno, quest’anno l’ipotesi di una prova prima dell’estate appare remota. Secondo fonti sindacali e specializzate, il bando potrebbe arrivare solo dopo l’avvio del nuovo anno scolastico, forse a settembre. Questo slittamento rappresenterebbe un ritorno al passato, ma rischia di creare un effetto imbuto per migliaia di candidati in attesa da mesi.

Saturazione delle GPS: un effetto collaterale

Il boom atteso di nuovi specializzati dai corsi Indire rischia di saturare la prima fascia GPS sul sostegno. A fronte di 52.622 posti messi a bando, si teme che le graduatorie si riempiano in maniera non omogenea, con province affollate e altre sguarnite. Al momento circa 30.000 docenti operano in seconda fascia, spesso senza specializzazione. La strategia ministeriale mira a sostituirli con personale qualificato, ma ciò comporta nuove difficoltà per chi cerca un incarico. L’assenza di vincoli territoriali acuisce lo squilibrio tra le diverse aree del Paese.

Mini call veloce per riequilibrare il sistema con doppio canale, TFA e Indire

Per fronteggiare questa situazione, il Ministero sta valutando di rilanciare la mini call veloce, uno strumento già utilizzato in passato per coprire rapidamente i posti vacanti. La sua utilità sarà cruciale per riequilibrare la distribuzione dei docenti specializzati tra province sature e province scoperte. Il doppio canale, con TFA e corsi Indire, punta a colmare un vuoto storico nella formazione sul sostegno, ma impone una gestione oculata delle tempistiche e delle risorse disponibili. Il rinvio del TFA, se confermato, rischia però di rallentare il percorso di abilitazione per migliaia di insegnanti ordinari.

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