Trasferimenti dirigenti scolastici: seguirà la normativa prevista nel prossimo CCNL Istruzione e Ricerca
Novità sui trasferimenti dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2025/2026: normativa aggiornata, criteri di mobilità e nuove modalità di valutazione.


Per l’anno scolastico 2025/2026, la disciplina dei trasferimenti dei dirigenti scolastici resta ancorata alle disposizioni previste dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Istruzione e Ricerca. Sebbene il nuovo CCNI sulla mobilità sia stato firmato il 29 gennaio 2025, esso riguarda esclusivamente docenti, personale educativo e ATA, senza menzionare in modo specifico i dirigenti scolastici.
Aggiornamenti sulla mobilità interregionale
Attualmente non sono ancora state emanate ordinanze ministeriali o circolari che regolamentino nel dettaglio la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici per l’anno 2025/2026. Tuttavia, fonti ufficiali, come Dirigentiscuola, confermano che la mobilità continuerà a essere gestita in base alle norme contenute nel CCNL vigente. È quindi cruciale che i dirigenti interessati restino aggiornati consultando regolarmente le comunicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito e le principali sigle sindacali.
Mobilità straordinaria e criteri applicativi
Il CCNL AREA stabilisce le principali modalità di trasferimento per il 2025/2026. Sono previste diverse casistiche: conferma degli incarichi già ricoperti, assegnazione di nuove sedi per esigenze di ristrutturazione e riorganizzazione, o per rientri dal collocamento fuori ruolo. È inoltre contemplata la possibilità di mutamento d’incarico durante la vigenza del contratto individuale o in casi eccezionali. Ogni conferimento deve chiarire natura e obiettivi dell’incarico, risorse disponibili, tempi di attuazione e trattamento economico complessivo. Gli uffici competenti devono considerare attitudini professionali, risultati raggiunti e competenze organizzative dei singoli dirigenti. Per garantire massima trasparenza, le sedi disponibili devono essere pubblicate per tempo sul sito istituzionale.
Le tre fasi operative del trasferimento
L’assegnazione degli incarichi segue tre fasi principali. La prima riguarda i dirigenti scolastici rimasti senza sede a seguito di dimensionamenti scolastici. La seconda fase coinvolge i DS di scuole sottodimensionate, ovvero con meno di 600 alunni, a cui non può essere assegnato un incarico a tempo indeterminato ma solo in reggenza. Infine, la terza fase gestisce casi eccezionali di esubero, con criteri che privilegiano la preferenza espressa dal dirigente e la vicinanza tra le sedi. La mobilità interregionale resta vincolata al limite massimo del 30% dei posti vacanti, e le domande devono essere presentate entro maggio, con risposta entro il 15 luglio.
Novità sulla valutazione dei dirigenti scolastici
Importanti aggiornamenti riguardano anche la valutazione dei dirigenti scolastici. Dal 2025 il procedimento sarà articolato in tre fasi: assegnazione degli obiettivi a livello regionale, valutazione da parte degli Uffici Scolastici e determinazione della retribuzione di risultato. Le aree chiave analizzate saranno gestione e organizzazione, sviluppo delle risorse umane, miglioramento della realtà scolastica e relazioni con la comunità. La valutazione inciderà direttamente sulla retribuzione, secondo criteri trasparenti e misurabili. Non mancano, tuttavia, polemiche sindacali che segnalano il rischio di accentuare la competizione tra dirigenti.