Tutor e orientatori, FLC CGIL: 'In ritardo i compensi 2024/25'
Il sindacato FLC CGIL denuncia i ritardi del Ministero per i compensi di tutor e orientatori. Fondi 2024/25 bloccati in attesa del MEF.
Ritardi significativi nel pagamento dei compensi per tutor e orientatori dell'anno scolastico 2024/25. La FLC CGIL sollecita il Ministero dell'Istruzione (MIM) a sbloccare i fondi. Le scuole attendono 267 milioni di euro, stanziati dal DM 231/2024 ma fermi al Ministero dell'Economia (MEF). Questa lungaggine burocratica blocca la liquidazione delle attività già svolte.
Il blocco dei fondi 2024/25
La situazione dei pagamenti per i docenti impegnati come tutor e orientatori nell'anno scolastico 2024/25 è attualmente in una fase di stallo. Il sindacato FLC CGIL è intervenuto con urgenza, chiedendo al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) di agire rapidamente. La richiesta è chiara: accelerare l'invio delle risorse economiche promesse alle istituzioni scolastiche. Questi fondi sono essenziali per retribuire le attività di tutoraggio e orientamento già completate dai docenti. Il ritardo accumulato sta creando notevoli disagi al personale scolastico, che attende da mesi la liquidazione dei compensi spettanti per il lavoro svolto. La denuncia del sindacato evidenzia una criticità amministrativa che richiede una soluzione immediata.
Dettagli sui compensi di tutor e orientatori
L'origine del problema risiede nell'iter di approvazione del decreto ministeriale n. 231/2024. Firmato dal Ministro Giuseppe Valditara il 15 novembre 2024, il decreto stanzia 267 milioni di euro totali per queste figure. Di questi, 84 milioni provengono da fondi nazionali del MIM, mentre 183 milioni derivano dal Programma Operativo Complementare (POC) “Per la Scuola” 2014-2020. Nonostante la firma risalga a quasi un anno fa, l'erogazione è sospesa. Manca infatti l'autorizzazione cruciale da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Queste lungaggini burocratiche interne agli organi di controllo stanno impedendo ai fondi di raggiungere le scuole, lasciando i docenti senza retribuzione.
Prospettive 2025/26 e l'impatto sulle scuole
Le criticità non si limitano all'anno trascorso. Forte è la preoccupazione per l'anno scolastico 2025/26, per il quale il MIM non ha ancora emesso il provvedimento di stanziamento. Se i tempi burocratici rimarranno gli stessi, i docenti rischiano di subire identici ritardi. Questo stallo impatta anche la contrattazione d’istituto: senza la certezza delle risorse assegnate, è impossibile definire la misura esatta dei compensi. Nel frattempo, l'avviso 64310 (fondi POC) per i percorsi di orientamento 2025/26 ha visto prorogare i termini (6 giugno 2025), con chiusura progetti prevista per marzo 2026. Questo complica ulteriormente la programmazione didattica e finanziaria delle scuole.